Le borse europee chiudono in rialzo, con Wall Street tonica dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,1% a 32.356 punti, in denaro come il Dax di Francoforte (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna il 2,4%, lo S&P 500 l’1,6%, il Dow Jones lo 0,7%.
Il sentiment generale beneficia dei risultati stratosferici di Nvidia (+15,3%), che nel quarto trimestre 2023 ha registrato una crescita dei ricavi del 265% anno su anno. L’azienda produttrice di chip, la cui capitalizzazione di mercato è salita di circa 600 miliardi di dollari da inizio anno, ha inoltre fornito una guidance sui ricavi del trimestre in corso superiore alle attese degli analisti ($24mld vs $21,9mld).
Dall’agenda macroeconomica, nella settimana al 17 febbraio le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 201mila unità, al di sotto delle 216mila unità del consensus e della rilevazione della settimana precedente (213mila unità).
Sempre in America, a febbraio, la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, si è attestata a 51,5 punti, al di sopra del consensus e del dato preliminare (50,7 punti). L’indice relativo ai servizi è sceso a 51,3 punti, rispetto ai 52,5 punti del mese precedente e ai 52,3 punti delle attese.
In Europa, meglio delle stime gli indici Pmi compositi della Francia (47,7 punti), dell’Eurozona (48,9 punti) e del Regno Unito (53,3 punti), mentre quello della Germania (46,1 punti) è salito meno del previsto.
Si conferma prudente in tema di tassi la Bce, come è emerso dai verbali dell’ultimo direttivo.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,076, mentre il cambio dollaro/yen scende a 150,2. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 83,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 148 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, guida Tenaris (+7,3%) in scia ai conti, seguita da Banco BPM (+4,1%), Amplifon (+3,3%), STM (+3,1%). Chiudono in coda Italgas (-1,9%), Terna (-1,9%), Snam (-1,2%), Recordati (-0,8%).