Wall Street parte ancora negativa, ma riesce a mettere a segno nelle ultime dure ore un valido recupero che consente alla metà degli indici principali di chiudere in verde.
Tutti i listini terminano sui massimi intraday con il seguente dettaglio:
- Dow Jones e S&P500 +0,1%
- Nasdaq – 0,3%
- Russell 2000 (-0,5%), ma ancora di un soffio al di sotto della soglia psicologica dei 2.000 punti.
Indice VIX invariato a 15,4 punti dopo aver stabilito un massimo intraday fino a 16,15.
Mercato obbligazionario ancora in tensione con i rendimenti che non accennano a scendere. Ieri il Tbond è risalito di tre punti base fino al 4,3%.
Materie prime ancora a velocità diverse. Il petrolio parte negativo, ma inverte velocemente la rotta e chiude in rialzo di oltre un punto percentuale intorno ai 78 dollari al barile.
Seduta ancora incerta invece per i metalli preziosi i quali non riescono a confermare il trend positivo delle ultime sedute. L’oro chiude ancora invariato, incapace di superare quota 2.050 dollari l’oncia, mentre l’argento cede oltre l’uno per cento scendendo al di sotto dei 23 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro scivola ancora lievemente rispetto alla moneta unica a 1,083, ma mette a segno l’ennesimo record storico nei confronti della lira turca superando anche quota 31.