Seduta prevalentemente in denaro per le borse asiatiche, orfane del Giappone chiuso per la ricorrenza del compleanno dell’imperatore, dopo la chiusura tonica di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6% e l’1,2%, cauto Hong Kong (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq ha chiuso in progresso del 3%, dello S&P500 del 2,1% e il Dow Jones dell’1,2%
L’umore rialzista in Asia ha fatto seguito ai guadagni registrati durante la notte negli Stati Uniti, dove gli indici S&P 500 e Nasdaq 100, insieme all’indice MSCI all-county, hanno chiuso a nuovi record. Le prospettive ottimistiche per Nvidia l’hanno aiutata a crescere del 16% in un contesto di euforia per l’intelligenza artificiale, mentre i nuovi dati hanno mostrato che la più grande economia del mondo è ancora forte.
Pertanto i funzionari della Fed concordano sul fatto che sono necessarie maggiori conferme sul calo dell’inflazione prima di prendere in considerazione un allentamento monetario.
Al contempo i mercati stanno anche analizzando le indicazioni che il rallentamento economico della Cina si sta consolidando, con i dati pubblicati giovedì che mostrano che il numero di proprietà pignorate in vendita in Cina è aumentato a un ritmo più rapido a gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,083 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent (-0,5%) a 83,3 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 78,1 dollari.