Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro, con Wall Street poco mossa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,1% a 32.701 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Sottotono l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,2%.
Tendenza ancora perlopiù agli acquisti all’indomani della performance roboante di Nvidia che ha trascinato a livelli record i mercati globali: il produttore di chip, il principale beneficiario del boom legato all’intelligenza artificiale, ha guadagnato nella sola seduta di ieri 277 miliardi di dollari di capitalizzazione, il maggiore incremento giornaliero della storia, ed è ora ad un passo dai 2mila miliardi di market cap.
In Europa, lo sguardo è già rivolto agli appuntamenti macroeconomici della settimana prossima, tra cui i dati preliminari di febbraio sui prezzi al consumo di Germania, Francia, Italia, Eurozona.
Dall’agenda macro odierna, i dati finali del 4Q23 hanno confermato per il Pil tedesco un calo dello 0,3% t/t e dello 0,4% a/a. Confermato anche il dato aggiustato per i giorni lavorativi, che ha registrato un -0,2% a/a.
Sempre in Germania, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a febbraio a 85,5 punti, in linea con il consensus (85,5 punti) e superiore agli 85,2 punti del mese precedente. L’’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 84,1 punti, in crescita rispetto al dato precedente (83,5 punti) e al di sopra del consensus (84,0 punti).
Nel Regno Unito, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a febbraio a -21 punti, in peggioramento contro le attese (-18 punti) rispetto al dato di gennaio (-19 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,083, mentre il cambio dollaro/yen scende a 150,3. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 82,1 dollari e il Wti (-1,9%) a 77,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 148 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banco Bpm (+5,4%) seguita da Mediobanca (+5,2%), Generali Assicurazioni (+3,3%), Banca Generali (+2,7%). Chiudono in coda Campari (-2,0%), Stmicroelectronics (-1,7%), Finecobank (-0,8%), Snam (-0,7%).