“Diversificare il modello di business; continuare nel percorso concreto di sostenibilità; consolidare e differenziare la pipeline”, sono le priorità strategiche illustrate da Marco Grillo, amministratore delegato di AbitareIn. Pilastri strategici orientati al mantenimento di “una posizione solida, che ci consente di cogliere le nuove opportunità di mercato”, forti anche della “capacità della società, fortemente patrimonializzata, di adattare il proprio modello di business in modo proattivo, sfruttandone l’innovazione e la flessibilità”.
AbitareIn resta impegnata nel suo percorso di crescita continuativa e sostenibile, con un solido posizionamento e pronta a cogliere le nuove opportunità di mercato.
Il tutto attraverso un approccio strategico orientato a “diversificare il modello di business; continuare nel percorso concreto di sostenibilità; consolidare e differenziare la pipeline”, come riporta l’AD Marco Grillo.
Archiviato il primo trimestre 2023/24 con ricavi totali per 15,8 milioni, Ebt e utile netto di spettanza del gruppo cresciuti rispettivamente del 37,2% a 3,1 milioni e del 90% a 2 milioni, AbitareIn guarda con fiducia ai propri obiettivi “nella certezza della capacità dell’azienda, fortemente patrimonializzata, di adattare il proprio modello di business in modo proattivo, sfruttandone l’innovazione e la flessibilità”.
Marco Grillo, AD di AbitareIn, delinea i pilastri strategici
“Diversificare il modello di business; continuare nel percorso concreto di sostenibilità; consolidare e differenziare la pipeline”.
Sono queste, afferma Marco Grillo, AD di AbitareIn, “le priorità strategiche sulle quali rimaniamo focalizzati per mantenere una posizione solida, che ci consente di cogliere le nuove opportunità del mercato”.
“Il tutto favorito dalla capacità dell’azienda, fortemente patrimonializzata, di adattare il proprio modello di business in modo proattivo, sfruttandone l’innovazione e la flessibilità, in un settore di riferimento che continua comunque a registrare una sempre più pressante domanda, soprattutto di case nuove, rispetto all’offerta disponibile”.
“Diversificare il modello di business”
“Il core business di AbitareIn è lo sviluppo residenziale per la vendita a Milano. L’azienda sta, inoltre, definendo nuove linee strategiche di business per creare valore sfruttando le opportunità di mercato”, afferma Grillo.
Nel dettaglio, spiega l’AD, “siamo al lavoro su nuove partnership verticali con proprietari di ampi patrimoni immobiliari. Partnership nell’ambito delle quali AbitareIn mette a disposizione il know how e la sua piattaforma: definizione prodotto, layout interni, progetto architettonico, iter autorizzativo, commercializzazioni, marketing, project & construction management, personalizzazioni, legal e contrattualistica, servizio clienti e post vendita”.
“La seconda nuova linea strategica riguarda il mercato residenziale romano dove abbiamo fatto il nostro ingresso, con un primo progetto, volto a sfruttare le imminenti opportunità di mercato generate dalla crescente domanda, nuova attenzione internazionale e ridotti rischi di mercato”.
“Sono inoltre allo studio nuovi prodotti che prevedono il recupero di edifici esistenti, con risvolti positivi sia sulle tempistiche, sia sul rispetto dell’ambiente, non solo in termini di maggiore efficienza delle case, ma anche di riduzione dell’impatto nella loro realizzazione”.
Infine, “con il Build to rent tramite la controllata Homizy, sviluppiamo e mettiamo a reddito stanze, nella formula del co-living, rivolgendoci a giovani, con un’età compresa tra i 20 e i 35 anni, in cerca di soluzioni abitative che garantiscano efficienza, servizi innovativi e spazi per socializzare”, conclude Grillo.
“Continuare nel percorso concreto di sostenibilità”
“Coinvolgendo i nostri principali stakeholder abbiamo definito delle priorità strategiche in ambito ESG, a cui associare azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”, riporta il CEO.
“Vogliamo mantenere il nostro impegno verso la realizzazione di un business che sia sempre più sostenibile, con un impatto sempre migliore verso l’ambiente e verso le persone”.
“Consolidare e differenziare la pipeline”
“AbitareIn”, enfatizza Grillo, “è una società oggi fortemente patrimonializzata, pronta per avviare una nuova fase di crescita sfruttando le grandi opportunità offerte dai trend strutturali del mercato, quali la bassa competizione degli operatori, il focus sull’efficienza energetica, la resilienza del settore residenziale”.
“In un contesto come quello attuale”, prosegue l’AD, “riteniamo che avere una pipeline ampia e diversificata costituisca un elemento di grande vantaggio”.
I conti del primo trimestre 2023/24
Nel primo trimestre chiusosi lo scorso 31 dicembre, AbitareIn ha registrato ricavi delle vendite per 5,8 milioni derivanti dai rogiti delle rimanenti unità immobiliari di Milano City Village, Palazzo Naviglio e Trilogy Towers (16,4 milioni nel 1Q22/23).
La variazione delle rimanenze per avanzamento lavori, al netto dello scarico di magazzino
dovuto alla consegna (conseguente al rogito di compravendita) degli appartamenti ai clienti si è attestata a 9,2 milioni (11,4 milioni nel primo trimestre dell’esercizio precedente).
L’avanzamento della produzione è pari a 14 milioni (26,4 milioni nel 1Q22/23).
Procedono i lavori su Porta Naviglio Grande – in consegna a fine anno – , The Units, Lambrate Twin Palace e Palazzo Sintesy, mentre sono in ultimazione i lavori di cantierizzazione di BalduccioDodici.
Sono in attesa di ottenimento di autorizzazione i progetti di Savona105, NoLo, Palazzo Grè, Accursio e Naviglio Grande (per oltre 700 appartamenti).
Gli altri ricavi sono stati pari a 0,9 milioni (14 milioni nel 1Q22/23) e “includono principalmente gli incrementi delle immobilizzazioni materiali in corso inerenti agli investimenti in immobili destinati alla locazione nella forma del co-living e altri ricavi per service verso terzi relativi ai servizi pre e post-vendita in capo alla holding AbitareIn”, spiega la società.
I ricavi totali si sono fissati a 15,8 milioni (44,4 milioni nel 1Q22/23).
L’Ebt è cresciuto del 37,2% a 3,1 milioni, beneficiando “principalmente della marginalità dei progetti in corso di esecuzione”.
L’utile netto di spettanza del gruppo è balzato del 90% a 2 milioni.Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 49,5 milioni (38,5 milioni al 30 settembre 2023), “incremento da imputarsi principalmente all’esborso dovuto al pagamento del dividendo avvenuto il 4 ottobre 2023 (deliberato nell’esercizio 2023) e all’esecuzione del piano di acquisto azioni proprie. I costi di produzione del trimestre sono stati interamente coperti dalla cassa generata nel medesimo periodo”.
Gli highlights operativi
“La pipeline di sviluppo del Gruppo”, spiega Grillo, “è composta, al netto dei progetti già ultimati e consegnati, di 20 aree, per circa 243.000 mq commerciali, corrispondenti a circa 2.630 appartamenti tipo, dislocate in diverse zone semicentrali e semiperiferiche della Città di Milano (ad eccezione di un’area sita a Roma), in contesti urbani ad alto potenziale di crescita”.
“Degli appartamenti in pipeline, ad oggi risultano venduti (su base preliminare) 473 appartamenti, per un controvalore di € 214,7 mln, con anticipi contrattualizzati (garantiti da polizza fideiussoria assicurativa) per € 65,7 mln e sono attualmente in costruzione 358 appartamenti”.
“Il Gruppo”, conclude l’AD, “ha consegnato, ad oggi, 835 appartamenti, suddivisi nei progetti Abitare In Poste, Abitare In Maggiolina, Olimpia Garden, Milano City Village, Palazzo Naviglio e Trilogy Towers, per un controvalore complessivo di quasi € 300 mln”.
Outlook e lo scenario mercato
“Abbiamo scelto Milano (e ora Roma) per le peculiarità di questi mercati rispetto ad altre città italiane ed europee”, afferma Grillo.
“Sostanzialmente, il driver fondamentale per il nostro settore, ovvero la dinamica domanda-offerta, continua a registrare una sempre più pressante domanda, soprattutto di case nuove, rispetto all’offerta disponibile”.
“Anche nel corso del 2023, in cui abbiamo visto scendere il numero di compravendite, i prezzi delle case si sono mantenuti stabili, proprio in ragione di questa forte carenza di prodotto. Anche a livello europeo stiamo assistendo a un’importante spinta verso il rinnovo del patrimonio edilizio esistente e verso l’efficientamento energetico, trend che porterà a un ampliamento del gap tra nuovo e usato”.
D’altra parte, ci troviamo oggi a Milano in una situazione peculiare, in cui l’allungamento dei tempi per il rilascio dei titoli autorizzativi è divenuto sistematico. Solo il nostro Gruppo è oggi in attesa di autorizzazione per progetti che contano complessivamente più di 700 appartamenti”, ammette il CEO.
“L’attuale situazione, che comporta l’impossibilità di costruire case nuove, oltre a causare forti slittamenti temporali nelle attività degli sviluppatori e a rischiare di mettere in crisi la filiera delle costruzioni, continua a incrementare la già pressante domanda di case nuove”.
“In questo contesto, AbitareIn mantiene comunque una posizione solida, che le consente di cogliere le opportunità del mercato”, sottolinea l’AD.