Nel FY 2023 il margine di interesse di Generalfinance si attesta a 9,0 milioni, in aumento su base annua del 24% grazie principalmente alla crescita dei crediti erogati.
Le commissioni nette aumentano del 15% a 27,2 milioni. In tale ambito, la dinamica delle commissioni attive risente dell’evoluzione particolarmente positiva del turnover (+27% a 2.559 milioni), a testimonianza dell’ottima performance commerciale e operativa.
Il margine di intermediazione sale del 17% a 36,2 milioni, mentre le rettifiche nette di valore su crediti ammontano a 1,3 milioni, determinando un costo del rischio, calcolato rapportando le rettifiche all’erogato annuo, pari a 6 basis point.
I costi operativi diminuiscono del 2% a 12,9 milioni (nel 2022 erano stati sostenuti i costi
straordinari legati all’IPO perfezionata in giugno).
A fine esercizio il numero di dipendenti di Generalfinance si attesta a 71 rispetto ai 63 di fine 2022.
L’utile netto segna un progresso del 38% a 15,1 milioni.
Il Cost/income ratio adjusted si fissa al 38% rispetto al 41% del 2022 e il ROE è pari al 29%, significativamente più elevato del costo del capitale.
Il flusso di crediti erogati si incrementa del 29% a 2.161 milioni.
I coefficienti patrimoniali, includendo pro forma anche l’utile relativo al quarto trimestre
2023, evidenziano i seguenti valori:
– 13,6% CET1 ratio;
– 13,6% TIER1 ratio;
– 15,5% Total Capital ratio.
I coefficienti risultano ampiamente superiori ai valori minimi regolamentari previsti dalla
Banca d’Italia.
Il Cda propone ai soci un dividendo unitario di 0,59 euro rispetto a 0,43 euro del 2022 (+37%), per un monte dividendi pari a 7,5 milioni, con un payout del 50% circa e un
dividend yield – sul prezzo di Borsa delle azioni al 22 febbraio 2024 – pari al 6,1%.