Avvio in flessione per le borse europee con l’attenzione ai dati macro e alle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 32.649 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), sostanzialmente flat il Dax di Francoforte (-0,02%), tiene invece l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Gli operatori tengono monitorate le indicazioni provenienti dalla Federal Reserve mentre il presidente dell’istituto di New York, John Williams, ha dichiarato che l’economia sta andando nella giusta direzione e che probabilmente sarà opportuno tagliare i tassi entro la fine dell’anno.
Questa settimana altri relatori della Fed probabilmente ribadiranno il messaggio secondo cui la banca centrale americana non è sotto pressione perché inizi a ridurre il costo del denaro in tempi brevi.
Ulteriori spunti operativi dovrebbero arrivare nei prossimi giorni con la pubblicazione del deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
Parallelamente, in Asia, sul sentiment cinese pesa la decisione di Moody’s di abbassare il ‘credit rating’ su 11 società del Paese asiatico mentre gli operatori sono in attesa di capire se il governo lancerà ulteriori stimoli dopo che il presidente Xi Jinping ha chiesto un aumento delle vendite di prodotti di consumo tradizionali, tra cui automobili ed elettrodomestici.
In Giappone, la fiducia degli investitori beneficia delle dichiarazioni di Warrant Buffett secondo cui le società di trading nipponiche seguono politiche favorevoli agli azionisti che sono “molto superiori” a quelle delle aziende statunitensi.
Intanto sul fronte macro, in giornata atteso dagli Usa l’indicatore dell’attività manifatturiera della Fed di Dallas di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 150,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 80,2 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 75,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 143 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Al via oggi e fino a venerdì 1 marzo, salvo chiusura anticipata, la terza emissione del Btp Valore con durata portata a sei anni, rispetto ai quattro e ai cinque dei primi due collocamenti, che l’anno scorso avevano raccolto oltre 35 miliardi. Il rendimento minimo annuo delle cedole trimestrali è del 3,25% per i primi tre anni e del 4% per i successivi tre. Il premio finale per chi conserva il titolo fino alla scadenza è stato alzato dallo 0,5% allo 0,7%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+2,8%), seguita da Banco Bpm (+2,2%), TIM (+1,4%) e MPS (+1,3%), arretra in particolare Mediobanca (-1,2%), Banca Generali (-0,9%) e Moncler (-0,8%), in relazione alla quale si fa presente che Grinta (veicolo della famiglia Rivetti) ha notificato il proprio recesso da Double R in conformità con le previsioni dello statuto vigente di quest’ultima. Grinta è titolare del 16,473% del capitale di Double R che detiene a sua volta il 23,721% di Moncler.