Prevista partenza debole per le borse europee con l’attenzione ai dati macro e alle banche centrali.
Poco mossi venerdì gli indici di Wall Street con lo S&P500 che ha chiuso invariato, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2% mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,3%.
Sui mercati asiatici, Nikkei a +0,3%, ai massimi storici, Shanghai cede lo 0,9% e Hong Kong lo 0,6%.
Restano monitorate le indicazioni provenienti dalla Federal Reserve mentre il presidente dell’istituto di New York, John Williams, ha dichiarato che l’economia sta andando nella giusta direzione e che probabilmente sarà opportuno tagliare i tassi entro la fine dell’anno.
Questa settimana altri relatori della Fed probabilmente ribadiranno il messaggio secondo cui la banca centrale americana non è sotto pressione perché inizi a ridurre il costo del denaro in tempi brevi.
Infine, ulteriori spunti operativi dovrebbero arrivare nei prossimi giorni con la pubblicazione del deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
Parallelamente, in Asia, sul sentiment cinese pesa la decisione di Moody’s di abbassare il ‘credit rating’ su 11 società del Paese asiatico mentre gli operatori sono in attesa di capire se il governo lancerà ulteriori stimoli dopo che il presidente Xi Jinping ha chiesto un aumento delle vendite di prodotti di consumo tradizionali, tra cui automobili ed elettrodomestici.
In Giappone, la fiducia degli investitori beneficia delle dichiarazioni di Warrant Buffett secondo cui le società di trading nipponiche seguono politiche favorevoli agli azionisti che sono “molto superiori” a quelle delle aziende statunitensi.
Intanto sul fronte macro, in giornata atteso dagli Usa l’indicatore dell’attività manifatturiera della Fed di Dallas di febbraio.
Tornando a Piazza Affari, Stellantis ha stipulato un accordo quadro con Ayvens per la fornitura di un massimo 500mila veicoli.