Seduta in rialzo per i rendimenti europei e americani mentre i BTP Valore stanno registrando un boom di ordini nel primo giorno di collocamento della terza emissione.
I principali listini continentali viaggiano misti con il Ftse Mib a -0,2%.
Oggi pomeriggio le richieste per questa famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori hanno raggiunto una domanda di 5 miliardi. Il titolo avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni, nonché un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7 per cento per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.
L’investimento potrà partire da un minimo di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo di Stato potrà essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento.
La serie dei tassi cedolari minimi garantiti per la terza emissione del BTP Valore è la seguente: 3,25% per il 1°, 2° e 3° anno; 4% per il 4°, 5° e 6° anno.
Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione.
Nel frattempo, il rendimento del BTP decennale sale di 5 bp al 3,85%, con uno spread a 144 punti, mentre il tasso del T-Bond si fissa al 4,26% (+1bp).
Parallelamente, i mercati mantengono lo sguardo sui driver di questa settimana tra i quali il Pil Usa del quarto trimestre in uscita mercoledì, il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa giovedì, e i prezzi al consumo dell’Eurozona in agenda venerdì. Focus inoltre sui prossimi interventi di alcuni funzionari delle banche centrali oltre che sul proseguimento della stagione delle trimestrali.