Avvio incerto per le principali borse europee con l’attenzione che resta sull’agenda macroeconomica e sulle dichiarazioni dei policy marker.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 32.619 punti, cauto come il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (flat) e il Cac 40 di Parigi (flat). Più arretrato l’Ibex35 di Madrid (-0,4%).
Gli investitori mantengono lo sguardo sui driver di questa settimana tra i quali il Pil Usa del quarto trimestre in uscita domani, il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa giovedì, e i prezzi al consumo dell’Eurozona in agenda venerdì. Focus inoltre sui prossimi interventi di alcuni funzionari delle banche centrali oltre che sul proseguimento della stagione delle trimestrali.
Sul fronte asiatico, intanto, i dati sull’inflazione giapponese più forti del previsto hanno alimentato l’aspettativa sulla fine della politica dei tassi di interesse negativi da parte della Bank of Japan nei prossimi mesi.
Infatti, i mercati assegnano ora una probabilità dell’82% che la banca centrale abbandonerà la propria politica ultra accomodante entro aprile rispetto al 78% stimato ieri.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a febbraio l’indice di fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 89 punti, al di sotto delle attese (91 punti) e del dato di gennaio (91 punti).
A marzo, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, si è fissato, come da attese, a -29 punti rispetto ai -29,6 punti di febbraio (rivisto da -29,7).
Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su Ordini beni durevoli di gennaio preliminare, Indice manifatturiero Fed Richmond e Fiducia consumatori Conference Board, entrambi di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 150,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 81,9 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 77,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 146 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%. Prosegue il collocamento del BTP Valore dopo aver archiviato il debutto con un boom di sottoscrizioni per oltre 6,44 miliardi e quasi 211 mila contratti.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stm (+1,2%), Ferrari, A2A e Prysmian (+1%) con quest’ultima che ha firmato una commessa del valore di circa 1,9 miliardi con Eastern Green Link 2 Limited. Si posizionano in coda, invece, Diasorin (-0,9%), Banca Mediolanum e Banca Generali (-0,8%).