Le borse europee chiudono miste, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,5% a 32.706 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%). Termina invariato il Ftse 100 di Londra, mentre chiude negativo l’Ibex35 di Madrid (-0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 procede invariato, il Dow Jones cede lo 0,4%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse delle banche centrali e le nuove indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica, con lo sguardo rivolto soprattutto ai dati sul PIL Usa del quarto trimestre (domani), al deflatore PCE (giovedì), ai prezzi al consumo di Germania (giovedì) ed Eurozona (venerdì).
Intanto, è emerso oggi dai dati preliminari che a gennaio gli ordini di beni durevoli in America sono scesi su base mensile del 6,1%, in peggioramento oltre le attese (-5,0%), dopo il -0,3% di dicembre.
Sempre negli Stati Uniti, l’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori si è attestato a febbraio a 106,7 punti, al di sotto del consensus (115 punti) e dei 110,9 punti del dato di gennaio.
In Europa, l’indice sulla fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 89 punti, al di sotto delle attese (92 punti) e del dato di gennaio (91 punti).
Inoltre, l’indice Gfk che misura la fiducia dei consumatori tedeschi ha registrato per il mese di marzo un valore pari a -29 punti, rispettando le attese, dopo i -29,6 punti di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,086, il cambio tra biglietto verde e yen scende a 150,5. Tra le materie prime, il petrolio torna in rialzo con il Brent (+0,8%) a 82,3 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 145 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, guida Saipem (+4,3%), seguita da Stmicroelectronics (+4,2%), Campari (+2,9%) dopo i conti, Erg (+2,3%). Si posizionano in coda invece Leonardo (-2,4%), Banco Bpm (-1,6%), Bper Banca (-1,3%), Recordati (-1,3%).