Le borse europee proseguono senza una direzione precisa a metà seduta, mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 32.610 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi oscilla sulla parità (-0,01%). In flessione invece il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,6%).
L’’attenzione degli investitori resta sull’agenda macroeconomica di questa settimana, che vede tra gli altri il Pil Usa del 4Q23 in uscita domani, il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa giovedì, e i prezzi al consumo dell’Eurozona previsti per venerdì.
Focus inoltre sui prossimi interventi di alcuni funzionari delle banche centrali oltre che sul proseguimento della stagione delle trimestrali.
Sul fronte asiatico, intanto, i dati sull’inflazione giapponese più forti del previsto hanno alimentato l’aspettativa sulla fine della politica dei tassi di interesse negativi da parte della Bank of Japan nei prossimi mesi. Infatti, i mercati assegnano ora una probabilità dell’82% che la banca centrale abbandonerà la propria politica ultra accomodante entro aprile rispetto al 78% stimato ieri.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a febbraio l’indice di fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 89 punti, al di sotto delle attese (92 punti) e del dato di gennaio (91 punti).
A marzo, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, si è fissato, come da attese, a -29 punti rispetto ai -29,6 punti di febbraio (rivisto da -29,7).
Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, sugli ordini di beni durevoli di gennaio (dato preliminare), sull’indice manifatturiero della Fed di Richmond e sulla fiducia dei consumatori del Conference Board, entrambi di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 150,3. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,3%) a 81,4 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 77,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 146 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%. Prosegue il collocamento del BTP Valore dopo aver archiviato il debutto con un boom di sottoscrizioni per oltre 6,44 miliardi e quasi 211 mila contratti. Intanto, nel secondo giorno di collocamento sono già stati superati i 2 miliardi di ordini.
Tornando a Piazza Affari, guida Campari (+5,1%) dopo i conti, seguita da Stm (+2%), Saipem (+1,8%) ed ERG (+1,4%). Si posizionano in coda, invece, Banca Generali (-1,7%), Recordati (-1,5%) e Fineco (-1,2%).