I futures sull’azionario americano oscillano tra -0,1% e +0,1%, preannunciando un avvio cauto a Wall Street, con l’attenzione rivolta soprattutto agli ultimi dati macroeconomici.
Chiusura in territorio negativo ieri per i principali indici oltreoceano, con lo S&P 500 in calo dello 0,4%, il Dow Jones dello 0,2% e il Nasdaq dello 0,1%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse della Federal Reserve e la traiettoria futura dei tassi d’interesse: nuove indicazioni sono attese dall’agenda macroeconomica, con lo sguardo rivolto soprattutto ai dati sul PIL Usa del quarto trimestre (domani) e al deflatore PCE (giovedì), una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed.
Il deflatore PCE di gennaio è atteso rallentare su base annua dal +2,6% al +2,4%, mentre su base mensile dovrebbe accelerare dal +0,2% al +0,3%. L’indice Core dovrebbe passare dal +2,9% al +2,8% a/a, e dal +0,2% al +0,4% m/m.
Lo sguardo è poi rivolto agli interventi di domani di alcuni funzionari della Federal Reserve, tra cui Raphael Bostic, Susan Collins e John Williams.
Intanto, è emerso oggi dai dati preliminari che a gennaio gli ordini di beni durevoli in America sono scesi su base mensile del 6,1%, in peggioramento oltre le attese (-5,0%), dopo il -0,3% di dicembre (dato rivisto da 0,0%).
Atteso oggi anche il dato di febbraio del Conference Board sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.