Le borse europee proseguono sottotono a metà seduta, mentre i futures sull’azionario americano preannunciano un avvio negativo a Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 32.597 punti, in flessione come il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%). Poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
L’attenzione dei mercati resta focalizzata sugli importanti appuntamenti macroeconomici, tra i quali il Pil Usa del quarto trimestre in uscita oggi, il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa domani, e i prezzi al consumo dell’Eurozona in agenda venerdì.
Per quanto riguarda la Fed e le aspettative sui tassi d’interesse, gli operatori non prevedono più tagli ai tassi di oltre 75 punti base nel 2024, allineando pertanto le loro previsioni alle indicazioni della banca centrale americana.
Intanto, è emerso che la lettura finale di febbraio sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestata a -15,5 punti, in linea con la rilevazione preliminare.
In Italia, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito a febbraio a 97 punti, rispettando le attese (96,4 punti a gennaio).
Con riferimento alle imprese italiane, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 87,3 punti, in calo contro le attese (88,7 punti) rispetto al dato di gennaio (88,1 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,082, il cambio tra biglietto verde e yen sale a 150,7. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-1,0%) a 81,8 dollari al barile e il Wti (-1,1%) a 78,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 145 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%. Prosegue intanto il collocamento del BTP Valore dopo la raccolta di 11,05 miliardi delle prime due giornate. Il calendario dell’offerta del MEF di fine mese prevede per oggi, 28 febbraio, due nuovi Btp a 5 e 10 anni oltre a un Ccteu, per un ammontare complessivo di 9,75 miliardi.
Tornando a Piazza Affari, guida Unipol (+1,4%), seguita da Leonardo (+1,0%), TIM(+0,8%), Recordati (+0,6%). Si posizionano in coda, invece, Campari (-3,5%), STM(-2,5%), Nexi (-2,4%), Pirelli (-1,3%).