Prevista partenza in flessione per le principali borse europee con l’attenzione che resta sull’agenda macroeconomica e sulle dichiarazioni dei policy marker.
Chiusura ieri perlopiù in denaro a Wall Street con Nasdaq a +0,4%, S&P500 a +0,2% e Dow Jones a -0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,3%, peggio Hong Kong e Shanghai che viaggiano rispettivamente a -1,4% e -1,9%.
L’attenzione dei mercati resta focalizzata sulla serie di appuntamenti di questa settimana tra i quali il Pil Usa del quarto trimestre in uscita oggi, il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa domani, e i prezzi al consumo dell’Eurozona in agenda venerdì. Occhi inoltre sui prossimi interventi di alcuni funzionari delle banche centrali oltre che sul proseguimento della stagione delle trimestrali.
Nel frattempo, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha mantenuto i tassi come previsto dagli economisti, esprimendo inoltre commenti meno aggressivi sull’inflazione e citando il calo della maggior parte degli indicatori relativi alle aspettative sui prezzi.
Riguardo la Federal Reserve, gli operatori non si aspettano più che la banca centrale taglierà i tassi di oltre 75 punti base nel 2024, allineando pertanto le loro previsioni alle indicazioni dei funzionari.
Infine, resta monitorata la situazione economica dei Paesi asiatici con Hong Kong che ha intanto annunciato misure per rilanciare il mercato immobiliare tra le quali l’eliminazione di alcune imposte di bollo sulla proprietà per le transazioni residenziali.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a dicembre il Leading Index (dato finale) giapponese si è attestato a 110,2 punti, al di sopra dei 110,0 punti del dato preliminare.
Stamane, occhi su Fiducia consumatori e manifatturiera italiana di febbraio e Fiducia consumatori dell’Eurozona anch’essa di febbraio (dato finale).
Tornando a Piazza Affari, Unicredit ha emesso un Senior preferred bond da 1,25 miliardi con scadenza a 10 anni, raccogliendo ordini per oltre 4,35 miliardi.