Avvio perlopiù in cauto rialzo per le principali borse europee con gli investitori intenti a monitorare i segnali macroeconomici e delle banche centrali nonché le trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 32.671 punti, poco sopra la parità come il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Dax di Francoforte (+0,1%) mentre arretra leggermente l’Ibex35 di Madrid (-0,1%).
Cresce l’attesa per il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa oggi pomeriggio e che dovrebbe fornire nuovi spunti utili a delineare il percorso futuro di politica monetaria dell’istituto americano.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha intanto affermato che la banca centrale ha “ancora molta strada da fare” nella sua battaglia contro l’inflazione mentre il suo omologo di Atlanta, Raphael Bostic, ha esortato alla pazienza per quanto riguarda le modifiche alla politica monetaria.
Gli operatori scontano attualmente un allentamento di circa 80 punti base entro la fine dell’anno, sostanzialmente in linea a quello che i funzionari indicavano a dicembre come la mossa più probabile.
Sempre in tema di costo del denaro, sul fronte asiatico, il membro del consiglio della Banca del Giappone, Hajime Takata, ha segnalato che stanno prendendo slancio le ragioni per porre fine alla politica dei tassi di interesse negativi.
In Cina, il sentiment beneficia di una serie di misure messe in campo dalle autorità mentre sale l’attesa per la riunione del Congresso Nazionale del Popolo in calendario la prossima settimana e che potrebbe adottare ulteriori interventi di sostegno.
Dall’agenda macroeconomica, a gennaio la produzione industriale preliminare giapponese ha segnato una contrazione del 7,5% su base mensile, rispetto al -6,8% delle attese e dopo +1,4% di dicembre. Su base annua, il dato ha evidenziato un calo dell’1,5%, rispetto al -1,6% del consensus e dopo il -1% del mese precedente.
Occhi in Germania su disoccupazione e prezzi al consumo preliminari, entrambi di febbraio, negli Usa su Reddito e spesa personali di gennaio, Richieste settimanali sussidi disoccupazione, PMI attività manifatturiera Chicago di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 81,7 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 78,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 142 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.
Tornando a Piazza Affari, corrono in avvio Saipem (+8,9%), Moncler (+5,2%) e Poste Italiane (+3,5%) in scia ai risultati mentre si posizionano in coda Telecom Italia (-1%) dopo le precisazioni in merito al sequestro della procura di Milano, A2A (-0,8%) e Stm (-0,6%).