Le borse europee proseguono in frazionale rialzo a metà seduta, mentre i futures sull’azionario americano preannunciano un avvio negativo a Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 32.749 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%), flat invece l’Ibex35 di Madrid (0,0%).
Gli investitori sono intenti a monitorare i segnali macroeconomici e delle banche centrali nonché le trimestrali.
Cresce l’attesa per il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve che verrà diffusa oggi pomeriggio e che dovrebbe fornire nuovi spunti utili a delineare il percorso futuro di politica monetaria dell’istituto americano.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha intanto affermato che la banca centrale ha “ancora molta strada da fare” nella sua battaglia contro l’inflazione mentre il suo omologo di Atlanta, Raphael Bostic, ha esortato alla pazienza per quanto riguarda le modifiche alla politica monetaria.
Gli operatori scontano attualmente un allentamento di circa 80 punti base entro la fine dell’anno, sostanzialmente in linea a quello che i funzionari indicavano a dicembre come la mossa più probabile.
Sempre in tema di costo del denaro, sul fronte asiatico, il membro del consiglio della Banca del Giappone, Hajime Takata, ha segnalato che stanno prendendo slancio le ragioni per porre fine alla politica dei tassi di interesse negativi.
In Cina, il sentiment beneficia di una serie di misure messe in campo dalle autorità mentre sale l’attesa per la riunione del Congresso Nazionale del Popolo in calendario la prossima settimana e che potrebbe adottare ulteriori interventi di sostegno.
Dall’agenda macroeconomica, nel 4Q 2023 il Pil in Francia (dato finale) è aumentato dello 0,1% su base trimestrale, rispetto alla variazione nulla del preliminare e delle attese. Su base tendenziale, il Pil è aumentato dello 0,7%, in linea con il preliminare e il consensus. Nel terzo trimestre il Pil (dato finale) aveva registrato un -0,1% su base trimestrale e un +0,6% su base tendenziale.
Sempre in Francia, a febbraio (dato preliminare) l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile, rispetto al +0,7% delle attese e al -0,2% di gennaio. Anno su anno il dato ha registrato un incremento del 2,9%, in rallentamento rispetto al mese precedente (+3,1%) ma al di sopra del consensus (+2,8%).
In Germania, invece, a febbraio il tasso di disoccupazione corretto degli effetti stagionali si è attestato al 5,9%, leggermente al di sopra delle attese (5,8%) e in linea con il dato di gennaio, rivisto da 5,8%. Il numero dei disoccupati è salito di 11mila unità, rispetto all’incremento di 5mila stimato dagli analisti e a fronte dell’aumento di mille unità registrato a gennaio (rivisto da -2mila).
Occhi nel pomeriggio in Germania su prezzi al consumo preliminari di febbraio, negli Usa su Reddito e spesa personali di gennaio, Richieste settimanali sussidi disoccupazione, PMI attività manifatturiera Chicago di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 149,1. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent (-0,3%) a 81,9 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 78,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa due punti base a 144 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%.
Tornando a Piazza Affari, corre Saipem (+10,4%) dopo i preliminari e l’aggiornamento dei target del piano 2024-2027, seguita da Moncler (+4,4%), Prysmian (+3,5%) e Poste Italiane (+3%) in scia ai risultati. Si posizionano in coda Telecom Italia (-1,9%) dopo le precisazioni in merito al sequestro della procura di Milano, Nexi e Interpump (-1,3%).