Le borse europee proseguono perlopiù positive a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano leggermente negativi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 32.841 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,3%). Scende sotto la parità invece il Cac 40 di Parigi (-0,3%).
Gli investitori restano intenti a valutare i dati macroeconomici, tra i quali quelli relativi all’inflazione, che condizioneranno le decisioni di politica monetaria delle banche centrali.
Dalla fitta agenda odierna, a febbraio i prezzi al consumo preliminari dell’Eurozona hanno registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, in linea alle attese dopo il -0,4% di gennaio. Su base annua il dato ha riportato un +2,6%, al di sopra del consenus (+2,5%) dopo il +2,8% del mese precedente.
L’indice Core preliminare, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha evidenziato un incremento su base tendenziale del 3,1%, al di sopra delle previsioni degli analisti (+2,9%) dopo il +3,3% di gennaio.
Sempre a livello continentale, a gennaio il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,4%, in linea alle attese e in leggero calo dal 6,5% di dicembre (rivisto da 6,4%).
A febbraio il Pmi manifatturiero finale ha riportato un valore di 46,5 punti, sopra il consensus e il preliminare (entrambi 46,1 punti).
Nello stesso mese, in Italia l’indice armonizzato UE preliminare dei prezzi al consumo ha registrato un progresso dello 0,9% su base annua, al di sotto delle attese (+1,0%) e in linea al dato di gennaio. Su base mensile, il dato ha evidenziato un incremento dello 0,1%, rispetto al +0,2% del consensus e al -1,1% di gennaio.
A gennaio il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,2%, in linea a dicembre e al consensus.
A febbraio l’indice PMI relativo al settore manifatturiero dell’Italia è stato pari a 48,7 punti, in miglioramento meno delle attese (49,1 punti) dai 48,5 punti di gennaio.
Il tutto dopo che ieri il deflatore PCE, complessivamente in linea alle attese, ha contribuito a dissipare le preoccupazioni su una riaccelerazione più significativa dei prezzi mentre, sul fronte asiatico, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha affermato che il suo obiettivo di inflazione non è ancora all’orizzonte.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen rallenta leggermente rispetto alla mattinata a 150,3. Tra le materie prime, accelera il petrolio con il Brent (+1,1%) a 82,8 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 79,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 146 punti (+3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.
Tornando a Piazza Affari, ancora denaro su Saipem in vetta a +5,8% dopo il rialzo di target price a 2 euro da parte di Equita alla luce dei recenti preliminari e aggiornamento del piano 2024-27. Seguono MPS (+3,4%), il cui Cda ha approvato bilancio 2023 e dividendo da 0,25 euro, e Iveco (+3,3%). Resta in coda Diasorin (-2,6%) con le vendite anche su Tenaris e Recordati (-0,8%).