L’indice dei 500 titoli più rappresentativi mette a segno un altro progresso terminando ad un soffio da quota 5.100 punti riuscendo a realizzare il nuovo massimo storico.
Tutti i listini hanno concluso ieri una giornata in verde con il Nasdaq che ha guadagnato quasi un punto percentuale (+0,9%), il Russell 2000 lo 0,7% mentre il Dow Jones è avanzato solo di un esiguo decimo di punto.
Il listino tecnologico ha di nuovo superato la barriera dei 16.000 punti trascinato di peso ancora dal comparto dei semi conduttori. Oltre alla solita Nvidia (+1,5%), AMD (+9,5%) ha realizzato ieri il nuovo massimo storico.
Indice VIX in ribasso di circa il tre per cento a quota 13,4 punti, annullando il progresso della seduta precedente.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la fase di discesa.
Il Tbond aggiunge altri due punti base di calo terminando al 4,25%.
Tra le materie prime, il petrolio parte tenta un nuovo allungo, ma chiude invariato a quota 78,5 dollari al barile.
Seduta finalmente positiva per i metalli preziosi. L’oro guadagna mezzo punto percentuale terminando al di sopra dei 2.050 dollari l’oncia e chiudendo il secondo mese di fila sopra la soglia psicologica dei $2.000. Positivo anche l’argento (+1,5%), il quale non riesce tuttavia ancora a superare quota $23 l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro si rafforza fino a 1,081, mentre cede terreno nei confronti del rublo russo a quota 91.
