L’indice S&P500 (+0,8%) realizza un nuovo massimo storico superando anche la soglia dei 5.100 punti. Positivi anche tutti e tre gli altri indici principali con il Nasdaq che si apprezza del 1,1%, il Russell 2000 del 1,0% ed il Dow Jones ancora fanalino di coda con un esiguo 0,2%.
Il listino tecnologico è stato di nuovo trascinato dall’euforia nel comparto dei semi conduttori. Oltre alla solita Nvidia (+4%) la quale ha messo a segno un nuovo massimo storico superando la barriera degli 800 dollari e dei due trilioni di dollari di valutazione diventando il terzo titolo più capitalizzato al mondo, dopo Microsoft ed Apple. Nuovi massimi assoluti anche per AMD (+5,2%) e Broadcom (+7,5%).
Indice VIX in ribasso di circa il due per cento a quota 13,1 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la fase di discesa realizzando la quarta seduta consecutiva di ribasso. Il Tbond scivola di cinque punti base terminando al 4,19%.
Tra le materie prime, il petrolio parte di slancio ed arriva a superare la barriera degli 80 dollari al barile, ma chiude poco al di sotto di essa con un progresso comunque intorno al due per cento.
Seduta finalmente positiva per i metalli preziosi. L’oro guadagna quasi due punti percentuali mettendo a segno il nuovo massimo storico in chiusura a 2.090 dollari l’oncia. Sulla stessa linea anche l’argento (+2%), il quale deve comunque ancora riuscire a superare resistenze tecniche importanti.
Sul mercato valutario il dollaro si indebolisce lievemente fino a 1,084 e sale fino a 31,35 nei confronti della lira turca, nuovo massimo rispetto alla valuta di Ankara.