Brembo – Fatturato a 3,8 mld (+6,1%) e utile netto a 305 mln nel 2023, proposto dividendo di 0,30 euro

Il Gruppo Brembo archivia l’esercizio 2023 con un fatturato 3.849,2 milioni (+6,1% a/a;
+8,0% a parità di cambi).
il settore auto è in crescita del 7,2%, i veicoli commerciali del 7,8% e le competizioni del
13,6% rispetto all’intero esercizio 2022; le applicazioni per motocicli calano del 4,1%.
A livello geografico, le vendite crescono in Italia dell’1,3%, in Germania dell11,8%, in Francia del 12,4% e nel Regno Unito del 3,4% (+2,2% a cambi costanti). Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 5,1% (+7,6% a cambi
costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cresce del 24,9% (+23,9% a cambi costanti). 
L’India cresce del 6,6% (+15,0% a cambi costanti), la Cina cala del 4,3% (+2,8% a cambi costanti), mentre il Giappone cresce del 9,9% (+13,4% a cambi costanti).
Al 31 dicembre 2023 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 2.518,8 milioni, con un’incidenza del 65,4% sui ricavi, percentuale in leggero calo rispetto all’anno precedente (66,3% dei ricavi, pari a 2.404,6 milioni).
I costi per il personale ammontano a 681,6 milioni, con un’incidenza del 17,7% sui ricavi, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (17,0% dei ricavi, pari a 616,2 milioni).
La forza lavoro al 31 dicembre 2023 conta 15.653 unità (erano 14.966 al 31 dicembre 2022).
L’EBITDA si attesta a 665,8 milioni (17,3% dei ricavi) e si confronta con 625,2 milioni dell’esercizio 2022 (17,2% dei ricavi).
L’EBIT è pari a 414,1 milioni (10,8% dei ricavi) vs 382,milioni (10,5% dei ricavi) del 2022.
Gli oneri finanziari netti assommano a 34,3 milioni (8,5 milioni al 31 dicembre 2022) e includono oneri finanziari per 20,4 milioni (13,1 milioni al 31 dicembre 2022) e differenze cambio nette negative per 13,9 milioni (positive per 4,6 milioni al 31 dicembre 2022). I proventi da partecipazioni ammontano a 12,3 milioni, rispetto a 7,9 milioni del 31 dicembre 2022.
L’utile netto si fissa a 305,0 milioni, in aumento del 4,2% rispetto allanno precedente.
L’indebitamento finanziario netto a fine anno 2023 è pari a 454,8 milioni, in calo di 47,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. Al netto degli effetti dell’IFRS 16 l’indebitamento
finanziario netto sarebbe 283,6 milioni, in aumento di 22,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.
Sulla base del portafoglio ordini e salvo mutazioni significative dell’attuale contesto macroeconomico e geopolitico, Brembo si attende per l’anno in corso ricavi in crescita midsingle digit rispetto al 2023.
Il Cda ha approvato la Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario 2023 e aggiornato l’analisi di materialità, lo strumento attraverso il quale individua i temi di
sostenibilità materiali e, di conseguenza, i contenuti della Dichiarazione Non Finanziaria, necessari a fornire una visione delle attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e delle strategie e obiettivi futuri.
Brembo ha anticipato le richieste della Direttiva Europea 2022/2464 in maniera volontaria, avviando il processo di doppia materialità, ovvero integrando la valutazione degli impatti secondo i GRI Universal Standard 2021, con i rischi e le opportunità che possono influenzare la creazione di valore, la strategia, la performance economicofinanziaria e il posizionamento del Gruppo nel breve, medio e lungo periodo.
Il Cda ha deliberato di proporre allAssemblea la distribuzione di un dividendo ordinario lordo di 0,30 euro per azione, in pagamento dal 22 maggio 2024, con stacco della
cedola il 20 maggio 2024 (record date 21 maggio 2024).
Infine, il Cda ha proposto un Piano di acquisto azioni proprie proposta, conforme anche al Codice civile olandese alla luce dell’operazione di Trasformazione Transfrontaliera della Società nei Paesi Bassi, che prevede la facoltà, per il Cda, di acquistare, in una o più volte, fino a un massimo di 8.000.000 di azioni ordinarie.
L’autorizzazione è richiesta per un periodo di 18 mesi dalla data di delibera dell’Assemblea
degli Azionisti e per un importo massimo in acquisto di 144.000.000 euro, che trova adeguata capienza nelle riserve nette disponibili di bilancio.