Mercati asiatici – Misti con l’attenzione su una serie di driver

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen scambiano rispettivamente a +0,3 e -0,5%, Hong Kong cede il 2,4%. In Giappone, Nikkei flat e Topix a +0,5%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,4%, il Dow Jones a -0,2% e lo S&P500 a -0,1%.

Focus sulla serie di annunci emersi durante il Congresso nazionale del popolo cinese, tra cui il raggiungimento di obiettivi quali una crescita del 5%, un tasso di disoccupazione urbana del 5,5% e una inflazione del 3% oltre a misure per sostenere l’economia, economia appesantita dal crollo del settore immobiliare e dalla deflazione. A ciò si aggiunge un aumento del 7,2% della spesa per la difesa, il maggiore registrato in cinque anni.

In Giappone, la crescita dei prezzi a Tokyo è tornata a febbraio al di sopra dell’obiettivo della Banca centrale nipponica, supportando così l’aspettativa di un primo rialzo dei tassi di interesse che si registrerebbe dal 2007.

Negli Usa, cresce l’attesa per la testimonianza semestrale di Powell al Congresso Usa dove il presidente della Federal Reserve probabilmente ribadirà il messaggio secondo cui non c’è fretta di tagliare i tassi.

Nel frattempo, il numero uno della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, si aspetta che il primo allentamento avverrà nel terzo trimestre e sarà seguito da una pausa nella riunione successiva per valutare come il cambiamento di politica monetaria condizionerà l’economia.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,085 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 82,4 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 78,2 dollari.