Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,7% a 33.147 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Chiudono sotto la parità il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,7%, lo S&P 500 lo 0,9% , il Dow Jones lo 0,6%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse della Fed e la traiettoria futura dei tassi d’interesse: nuove indicazioni sono attese domani dalla testimonianza al Congresso del presidente Jerome Powell.
L’attenzione è poi rivolta alla ricca agenda macroeconomica, in particolare sul mercato del lavoro americano: in attesa del Job Report di venerdì, lo sguardo è rivolto alla stima ADP di febbraio sull’occupazione (in uscita mercoledì) e al dato settimanale sulle nuove richieste di disoccupazione (giovedì).
Dall’agenda odierna, S&P ha reso noto che nel mese di febbraio il dato finale dell’indice Pmi Servizi degli Stati Uniti si è attestato a 52,3 punti, al di sopra del dato preliminare (51,3) e del consensus (51,4). L’indice finale Pmi Composito si è attestato a 52,5 punti, rispetto ai 51,4 del preliminare e del consensus.
Sempre negli Stati Uniti, a gennaio gli ordinativi di fabbrica hanno riportato un calo del 3,6%, rispetto al -2,9% delle attese e a fronte del -0,3% di dicembre. La lettura finale di gennaio per gli ordini di beni durevoli ha messo in evidenza un calo del 6,2%, rispetto al -6,1% del consensus e di dicembre.
Nel Vecchio Continente, a gennaio i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono calati su base mensile dello 0,9%, in linea al mese precedente e rispetto al -0,1% del consensus. Su base annua, l’indice è sceso dell’8,6%, a fronte del -10,7% del mese precedente e del -8,1% del consensus.
Nella stessa area, a febbraio il PMI Servizi finale si è attestato a 50,2 punti, leggermente superiore al preliminare e alle attese (entrambi a 50 punti). L’indice composito ha riportato 49,2 punti, anch’esso al di sopra del consensus e del preliminare (entrambi a 48,9 punti).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,086, mentre il dollaro/yen scende a 150,2. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 82,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, guida A2a (+3,8%), seguita da Saipem (+3,6%), Tenaris (+3,6%), Hera (+2,7%). Si posizionano in coda invece Moncler (-1,4%), Interpump (-1,3%), Stmicroelectronics (-1,2%), Telecom Italia (-1,1%).