Le borse europee proseguono incerte a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 32.945 punti, poco mosso come l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Lo sguardo degli investitori resta concentrato su Capitol Hill in vista della testimonianza semestrale, davanti al Congresso, di Jerome Powell, in calendario tra domani e giovedì. Il presidente della Federal Reserve probabilmente ribadirà il messaggio secondo cui non c’è fretta di tagliare i tassi.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare dal job report statunitense in uscita venerdì.
Nel frattempo, il numero uno della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, si aspetta che il primo allentamento avverrà nel terzo trimestre e sarà seguito da una pausa nella riunione successiva per valutare come il cambiamento di politica monetaria condizionerà l’economia.
Sul fronte asiatico, i mercati stanno metabolizzando la serie di annunci emersi dal Congresso nazionale del popolo cinese in relazione agli obiettivi di crescita e inflazione nonché alle misure per sostenere l’economia.
Dalla fitta agenda macroeconomica odierna, a gennaio i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono calati su base mensile dello 0,9%, in linea al mese precedente (rivisto da -0,8%) ma al di sotto rispetto al -0,1% del consensus. Su base annua, l’indice è sceso dell’8,6%, a fronte del -10,7% del mese precedente (rivisto da -10,6%) e del -8,1% del consensus.
Nella stessa area, a febbraio il PMI Servizi finale si è attestato a 50,2 punti, leggermente superiore al preliminare e alle attese (entrambi a 50 punti). L’indice composito ha riportato 49,2 punti, anch’esso al di sopra del consensus e del preliminare (entrambi a 48,9 punti).
Riguardo l’Italia, nel quarto trimestre 2023 il Pil finale, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,6% su base annua, leggermente superiore al consensus e alla lettura preliminare (entrambi +0,5%). Il dato su base trimestrale ha mostrato un +0,2%, in linea alle attese e al preliminare.
A febbraio, il Pmi Servizi è salito a 52,2 da 51,2 punti di gennaio, tuttavia leggermente inferiore ai 52,3 punti stimati. Il Pmi Composito si è attestato a 51,1 punti, superiore al dato del mese precedente (50,7 punti) ma sotto il consensus (51,5 punti).
Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su PMI servizi e composito finali di febbraio, ordini di fabbrica di gennaio; beni durevoli finali di gennaio e ISM servizi di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,085 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,4. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 82,9 dollari al barile e il Wti (flat) a 78,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala leggermente a 139 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.
Tornando a Piazza Affari, salgono in vetta Tenaris e Intesa Sanpaolo (+1,8%), seguite da Iveco (+1,6%). Resta in coda Moncler (-1,3%) con le vendite anche su Telecom Italia (-1,1%) e Unipol (-0,8%).