Pomeriggio in deciso calo per i rendimenti europei e statunitensi con l’attenzione che resta sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali.
I principali listini continentali viaggiano contrastati con il Ftse Mib che tiene tuttavia a +0,5%.
Prevale la cautela con Jerome Powell diretto a Capitol Hill per la sua testimonianza semestrale davanti al Congresso tra domani e giovedì, occasione nella quale il presidente della Federal Reserve probabilmente ribadirà la mancanza di urgenza per un allentamento monetario.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare dal job report statunitense in uscita venerdì.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, si aspetta intanto che il primo allentamento avverrà nel terzo trimestre e sarà seguito da una pausa nella riunione successiva per valutare come il cambiamento di politica monetaria condizionerà l’economia.
Per quanto riguarda l’Europa, cresce l’attesa per quanto emergerà giovedì dalla riunione e dalla conferenza stampa della Bce.
Tornando all’obbligazionario, ieri il MEF ha diffuso i dettagli della terza emissione del BTP Valore, la famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori (retail).
L’importo complessivamente emesso è stato pari a 18,3 miliardi a fronte di 656.369 contratti conclusi, con un taglio medio di 27.906 euro. “Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail), a cui è esclusivamente destinato il BTP Valore”, spiega il Tesoro.
Nel dettaglio, dei 656.369 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) circa il 67% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si raggiunge circa il 91% del totale.
Dalle informazioni raccolte dai Dealer, Co-Dealer e altri intermediari, aggiunge il MEF, “si può desumere una partecipazione di investitori retail significativamente prevalente rispetto a quella del private banking, con una quota pari al 74%. All’interno della quota sottoscritta dagli investitori retail si stima che circa il 55% abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie e gli uffici postali (sia recandosi fisicamente in filiale sia a distanza), mentre il restante 45% attraverso l’home banking”.
“Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici”, conclude il Ministero.
Nel frattempo, il rendimento del BTP decennale cala di circa 10 bp al 3,7%, con uno spread a 139 punti, mentre il tasso del T-Bond si fissa al 4,14% (-7bp).