Fope – Aumentano ricavi e margini e investe in Giappone

Fope chiude il primo semestre 2023 con ricavi a 34,7 milioni (25,4%), mentre l’Ebitda si attesta a 9,1 milioni ed i margini migliorano dal 24% al 26,2%. Diego Nardin, Amministratore Delegato ha dichiarato: “Il miglioramento della capacità di delivery dei processi produttivi ha inciso positivamente sul volume complessivo delle vendite, consentendo di evadere nei tempi programmati il portafoglio ordini registrato a inizio anno. Procede la proficua collaborazione con i nostri concessionari e confermiamo l’aspettativa di una positiva chiusura dell’esercizio in corso.”

Modello di Business

Fope è una storica azienda orafa italiana fondata a Vicenza nel 1929, protagonista nel settore della gioielleria di alta gamma. Con circa 75 dipendenti e forte vocazione internazionale (circa 90% del fatturato realizzato all’estero), la società persegue un progetto di sviluppo strategico basato sulla crescita e sul consolidamento del brand nel mercato internazionale del lusso facendo leva su 4 vantaggi competitivi: qualità̀ del prodotto, sintesi perfetta di artigianalità̀ e tecnologia Made in Italy, riconoscibilità̀ del design e relazioni consolidate con i clienti.

Fope opera a livello mondiale attraverso un consolidato e selezionato network di oltre 700 punti vendita in circa 50 Paesi, con presidio diretto in USA attraverso Fope USA Inc, in UK tramite Fope Jewellery Limited e in Germania con Fope Deutschland GmbH.

Il modello di business prevede partnership commerciali con gioiellerie multi-brand (indipendenti o appartenenti a gruppi) specializzate in prodotti di lusso quali orologi e gioielleria di alta gamma. L’intero processo produttivo avviene internamente nella sede vicentina: dalla fase di prototipazione, alla realizzazione fino alla spedizione. Gli investimenti in R&D hanno portato all’introduzione di un elevato livello di standardizzazione e automazione, con tecnologie proprietarie volte a ottimizzare processi e tempi che garantiscono altissima qualità̀ al prodotto. Fope ha ottenuto la certificazione volontaria TF (Traceability & Fashion) ed è membro certificato del Responsible Jewellery Council.

Ultimi avvenimenti

I dati preliminari dei ricavi dell’esercizio 2023 riportano vendite per 66,8 milioni, in crescita del 7,4% rispetto al 2022.

A febbraio la società ha costituito Fope Japan G.K., con sede a Tokyo, destinata allo sviluppo commerciale del mercato giapponese e detenuta all’80% da Fope e al 20% da SwissPrimeBrands Ltd., partner del gruppo che ha curato la distribuzione dei prodotti Fope in Giappone. L’ulteriore rafforzamento della presenza sui mercati esteri si inquadra nella politica, perseguita in questi ultimi anni, di presidio commerciale diretto delle aree considerate strategiche.

A dicembre la società ha aperto una boutique in partnership con la società Suen Jewellers Sdn Bhd, importante e fidelizzato cliente malesiano. La nuova Fope Room a Kuala Lumpur, in linea con gli altri negozi del marchio, trae ispirazione dall’eleganza e dallo stile italiano, incorporando influenze artistiche e culturali che nel tempo hanno contribuito a definire la firma distintiva del brand.

A novembre Fope ha ottenuto da Cerved Rating Agency un rating ESG “A” per l’elevata capacità di gestione dei rischi e delle opportunità ESG. Per l’agenzia di rating italiana, che ha assegnato un punteggio ESG complessivo di 70,9, Fope è tra le realtà più virtuose nel settore “Accessories”.

Conto Economico

Nel primo semestre 2023 il gruppo ha registrato ricavi per 34,7 milioni, in crescita del 25,4% rispetto allo stesso periodo del 2022, una dinamica supportata da maggiori volumi di vendita e dall’evasione dell’importante portafoglio ordini registrato a fine 2022.

L’Ebitda cresce più che proporzionalmente rispetto al fatturato e si colloca a 9,1 milioni (+36,6% a/a). L’Ebitda margin, grazie all’attento controllo dei costi operativi, sale al 26,2% dal 24,0% del semestre a confronto. I costi per l’acquisto delle materie prime e altri beni di consumo sono stati in linea con le previsioni. L’acquisto dell’oro è effettuato con operazioni di copertura a termine al fine di stabilizzare il costo medio. I costi per la gestione della rete vendita, le commissioni agli agenti e alle società commerciali del gruppo sono aumentati ma in modo proporzionale alla crescita delle vendite.

Dopo ammortamenti e accantonamenti pari a 996 mila euro (+6,2% a/a), l’Ebit cifra 8,1 milioni e l’Ebit margin guadagna 2,7 punti percentuali assestandosi al 23,3%.

La gestione finanziaria risulta negativa per l’aumento degli interessi passivi e per lo sfavorevole andamento dei cambi che ha generato perdite per circa 258 mila euro. Gli oneri finanziari netti ammontano così a 387 mila euro verso proventi netti per 16 mila registrati a fine giugno 2022.

Al netto di imposte per 2,1 milioni, l’utile cifra 5,6 milioni, segnando un aumento del 18,6% rispetto al primo semestre 2022.

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto sale da 33,6 milioni di fine dicembre 2022 a 34,8 milioni grazie all’utile del periodo e dopo la distribuzione di dividendi 2022 per 4,3 milioni.

La posizione finanziaria netta cambia segno: debiti finanziari netti per circa 5 milioni si contrappongono alla liquidità netta di 1,5 milioni disponibile al 31 dicembre 2022. La cassa generata nel periodo e il ricorso a nuovo debito hanno finanziato l’incremento del magazzino e dei crediti verso clienti. I fabbisogni di circolante a fine periodo risultavano pari a 7,7 milioni. La società ha inoltre sostenuto investimenti per circa 1,3 milioni.

Ratio

La struttura finanziario patrimoniale è più che solida con un rapporto PFN/Ebitda pari a 0,27x e un indice di capitalizzazione pari a 0,14x

Di buon livello e quasi invariato il ritorno per gli azionisti che passa dal 32,2% di fine dicembre 2022 al 32%.

Outlook

Il management intende continuare a puntare su prodotti innovativi di design e qualità, sul brand, sul made in Italy e sul supporto da sempre fornito al concessionario per la soddisfazione del cliente finale. Imprescindibili sono anche la corretta gestione degli ordini, la formazione di team di vendita presso i concessionari e le partnership con la gioielleria.

La società continuerà a coinvolgere il concessionario nelle iniziative di marketing e negli eventi organizzati presso la propria sede per trasferire i valori aziendali.  Per quanto riguarda l’attività all’estero, gli investimenti e le iniziative di marketing saranno focalizzati nei paesi in cui il gruppo è già presente, ovvero in America e Europa (in particolare, Germania e Regno Unito). Con l’apertura della controllata a Tokyo verrà inoltre ampliata l’attività commerciale in Giappone, paese considerato dal management ad alto potenziale di crescita.

I risultati registrati nel 2023 rappresentano, a parere dei vertici, un valido indicatore per esprimere un giudizio positivo sulle strategie perseguite. Le azioni sulle leve delle chiavi di successo sono fenomeni di lungo periodo che agiscono con effetti sempre più positivi sulla percezione del brand da parte del mercato e alimentano lo sviluppo.

Le stime degli analisti

Integrae Sim, Euronext Growth Advisor, nella nota del 2 febbraio, successiva all’annuncio della creazione di Fope Japan G.K., sottolinea che l’operazione è in linea con la strategia di presidio commerciale diretto delle aree considerate “core”, al fine di rafforzare la presenza del gruppo sui mercati esteri. Gli analisti confermano le stime precedenti e l’assegnazione al titolo di un Target Price di 41,50 euro con rating Buy.

Per il 2023 gli esperti si aspettano ricavi per 68,5 milioni e un Ebitda di 17,5 milioni con relativo margine al 25,5%, in linea con l’esercizio 2022.

Per gli anni successivi i ricavi cresceranno e si assesteranno a 87,8 milioni alla fine del 2025. Anche l’Ebitda e l’Ebitda margin sono stimati in miglioramento, attesi rispettivamente a 10,4 milioni e al 26,8% a fine periodo previsionale (15,8 milioni e 25,5% nel 2022).

I debiti finanziari netti, stimati a 1,5 milioni al 31 dicembre 2023, nei due anni successivi verranno rimborsati e la posizione finanziaria netta alla fine del 2025 sarà positiva per 7 milioni. Gli analisti stimano fabbisogni di circolante particolarmente elevati nel 2023 (8 milioni) e in calo nel 2024 e 2025 (rispettivamente 3,4 milioni e 3,3 milioni). Nell’arco del periodo, sono inoltre previsti investimenti per complessivi 7,2 milioni.

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