Avvio poco mosso per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali e dall’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 33.163 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (+0,2%), il Dax di Francoforte (flat), il Ftse 100 di Londra (flat) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Prevale la prudenza con Jerome Powell diretto a Capitol Hill per la sua testimonianza semestrale davanti al Congresso tra oggi e domani, occasione nella quale il presidente della Federal Reserve probabilmente ribadirà la mancanza di urgenza per un allentamento monetario.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare dal job report statunitense in uscita venerdì.
Riguardo l’Europa, cresce l’attesa per quanto emergerà domani dalla riunione e dalla conferenza stampa della Bce.
Sul fronte asiatico, i mercati stanno metabolizzando la serie di annunci emersi recentemente dal Congresso nazionale del popolo cinese in relazione agli obiettivi di crescita e inflazione nonché alle misure per sostenere l’economia.
E’ prevista una conferenza stampa con alti funzionari che potrebbe fornire maggiori dettagli sugli sforzi di Pechino per aumentare i consumi. In tale occasione, il governatore della banca centrale cinese Pan Gongsheng informerà i giornalisti, insieme ai capi del ministero del Commercio e delle Finanze e al nuovo principale regolatore dei titoli.
Sempre sul fronte asiatico, i mercati stimano una probabilità di circa il 50% che il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda cambierà la politica monetaria dell’istituto questo mese.
Dall’agenda macroeconomica odierna, focus stamane sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona di gennaio, e, nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste mutui MBA, ADP Employment Change di febbraio e scorte all’ingrosso finali di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,5. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 82,3 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Mediobanca (+1%), Saipem e Stellantis (+0,9%), mentre si posizionano in coda Erg (-1,2%), Poste Italiane (-0,8%) e Diasorin (-0,6%).