Le borse europee proseguono in denaro a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 33.326 punti, preceduto dall’Ibex35 di Madrid (+1%), più cauti invece il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
L’attenzione che resta sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali e dall’agenda macroeconomica.
Cresce l’attesa per la testimonianza semestrale di Powell al Congresso Usa tra oggi e domani, occasione nella quale il presidente della Federal Reserve probabilmente ribadirà la mancanza di urgenza per un allentamento monetario.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare dal job report statunitense in uscita venerdì.
Per quanto riguarda l’Europa, cresce l’attesa per quanto emergerà domani dalla riunione e dalla conferenza stampa della Bce.
Sul fronte asiatico, i mercati stanno metabolizzando la serie di annunci emersi recentemente dal Congresso nazionale del popolo cinese in relazione agli obiettivi di crescita e inflazione nonché alle misure per sostenere l’economia.
E’ prevista una conferenza stampa con alti funzionari che potrebbe fornire maggiori dettagli sugli sforzi di Pechino per aumentare i consumi. In tale occasione, il governatore della banca centrale cinese Pan Gongsheng informerà i giornalisti, insieme ai capi del ministero del Commercio e delle Finanze e al nuovo principale regolatore dei titoli.
Sempre sul fronte asiatico, i mercati stimano una probabilità di circa il 50% che il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda cambierà la politica monetaria dell’istituto questo mese.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a gennaio le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno evidenziato un +0,1% su base mensile, in recupero rispetto al -0,6% di dicembre (rivisto da -1,1%) ma al di sotto delle attese (+0,2%). Su base annua, il dato ha segnato un calo dell’1,0%, rispetto al -0,5% della rilevazione di dicembre (rivisto da -0,8%) e al -1,3% del consensus.
Focus nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste mutui MBA, ADP Employment Change di febbraio e scorte all’ingrosso finali di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,088 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 82,6 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 78,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala di circa un punto base a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, bene TIM (+2,2%), seguita da Fineco (+2%) dopo la pubblicazione della raccolta netta di febbraio, Mediobanca (+1,7%) e Iveco (+1,5%), mentre si posiziona in coda Cucinelli (-1,3%).