Le borse europee si mantengono in rialzo nel pomeriggio in linea all’andamento di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 33.328 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%). Più cauto il Dax di Francoforte (+0,1%). Oltreoceano, lo S&P500 e il Nasdaq salgono dello 0,5%, il Dow Jones dello 0,4%.
Nella osservazioni preparate per la sua testimonianza in corso alla Camera, Jerome Powell ha ribadito, come previsto, che la Federal Reserve non ha fretta di tagliare i tassi di interesse, affermando che sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre il costo del denaro “a un certo punto quest’anno”, ma precisando che l’istituto non è ancora pronto a compiere questo passo.
Maggiori indicazioni potrebbero arrivare in giornata anche dai discorsi di altri policy maker della Fed oltre che dalla pubblicazione del beige book della banca centrale americana in agenda stasera e dal Job report di venerdì.
I mercati scontano attualmente tre tagli dei tassi per quest’anno, sostanzialmente in linea con le ultime previsioni dell’istituto Usa.
Atteggiamento cauto intanto anche da parte della Banca del Canada secondo la quale è ancora “troppo presto” per prendere in considerazione tagli dei tassi.
Spostando lo sguardo sull’Europa, focus su quanto emergerà domani dalla riunione e dalla conferenza stampa della Bce.
Dall’agenda macroeconomica, le scorte all’ingrosso Usa finali di gennaio sono calate dello 0,3% m/m rispetto al -0,1% del preliminare e del consensus.
La stima ADP sul mondo del lavoro negli Usa ha evidenziato a febbraio un valore di 140mila nuovi posti di lavoro, in aumento meno delle attese (150mila unità) dalle 111mila unità del mese precedente (rivisto da 107mila unità).
Nella settimana terminata il 1° marzo l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un incremento del 9,7%, dopo il calo del 5,6% della settimana precedente.
Nell’Eurozona, a gennaio le vendite al dettaglio hanno evidenziato un +0,1% su base mensile, in recupero rispetto al -0,6% di dicembre (rivisto da -1,1%) ma al di sotto delle attese (+0,2%). Su base annua, il dato ha segnato un calo dell’1,0%, rispetto al -0,5% della rilevazione di dicembre (rivisto da -0,8%) e al -1,3% del consensus.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,089 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,5. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+1,9%) a 83,6 dollari al barile e il Wti (+2,5%) a 80,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala di circa cinque punti base a 133, con il rendimento del decennale italiano al 3,67%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Fineco (+1,7%) dopo la pubblicazione della raccolta netta di febbraio, seguita da Terna e Mediobanca (+1,5%). Scivola in coda Pirelli (-3,4%) frenata dai conti e dall’aggiornamento del piano industriale 2024-25. Vendite anche su Saipem (-2,6%) e Cucinelli (-1,1%).