Seduta in denaro per le principali borse asiatiche, orfane dell’India chiusa per festività, dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6 e l’1%, fa meglio Hong Kong (+1,4%). Più cauto il Giappone con Nikkei a +0,2% e Topix +0,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,5%, lo S&P500 a +1% e il Dow Jones a +0,3%.
Il sentiment è stato sostenuto dai segnali accomodanti provenienti dalle banche centrali, mentre gli investitori si concentrano sui dati sull’occupazione americana previsti più tardi in giornata. Le previsioni di consenso collocano a 200.000 il numero di nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia statunitense, a fronte dei 353.000 di gennaio.
La maggiore propensione al rischio è arrivata dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato giovedì a una commissione del Senato che la banca centrale “non è lontana” dalla fiducia necessaria per allentare la politica monetaria.
Powell ha affermato che le riduzioni dei tassi “possono iniziare e inizieranno” quest’anno, aggiungendo che i politici sono ben consapevoli dei rischi di tagliare troppo tardi.
Nel frattempo, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha indicato che i funzionari potrebbero essere nella posizione di allentare la politica monetaria a giugno.
Tornando in Asia, Hong Kong avrebbe proposto l’ergastolo per crimini legati al tradimento e all’insurrezione: una misura di sicurezza che i funzionari stanno cercando di introdurre rapidamente nella legislazione.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,094 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,2%) a 83,4 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 79,5 dollari.