Le borse europee viaggiano miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street si muovono in leggero rialzo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 33.457 punti, così come l’Ibex35 di Madrid (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%), in flessione invece il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
L’attenzione degli investitori è rivolta ai dati sull’occupazione americana previsti nel pomeriggio. Le previsioni di consenso collocano a 200.000 il numero di nuovi posti di lavoro aggiunti a febbraio all’economia statunitense, a fronte dei 353.000 di gennaio.
Focus al contempo sui segnali accomodanti provenienti dalle banche centrali.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato giovedì a una commissione del Senato che la banca centrale “non è lontana” dalla fiducia necessaria per allentare la politica monetaria. Egli ha affermato che le riduzioni dei tassi “possono iniziare e inizieranno” quest’anno, aggiungendo che i politici sono ben consapevoli dei rischi di tagliare troppo tardi.
Dal canto suo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha indicato che i funzionari potrebbero essere nella posizione di allentare la politica monetaria a giugno.
Sul fronte macro, intanto, la lettura finale relativa al Pil dell’Eurozona nel 4Q 2023 ha evidenziato una variazione nulla su base trimestrale, confermando la seconda lettura preliminare e le attese. La variazione su base annuale mostra una crescita dello 0,1%, anche in questo caso confermando la seconda stima preliminare e il consensus.
In Italia, a gennaio, i prezzi della produzione industriale (PPI) hanno riportato un calo del 2,5% su base mensile, dopo il -1,2% di dicembre. Il dato su base annua evidenzia una contrazione del 14,0%, in recupero rispetto al -20,5% del mese precedente.
Sempre a gennaio in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 7,3 miliardi, in aumento rispetto a 6,4 miliardi nel mese precedente (rivisto da 6,8 miliardi).
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,093 e il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 147,1. Tra le materie prime, petrolio in lfessione con il Brent (-0,3%) a 82,7 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 78,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa un punto base a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida Iveco (+5,8%), seguita da Saipem (+2,9%), TIM (+2,8%) e Amplifon (+2,2%), crolla invece Azimut (-6,8%) all’indomani dei conti.