Partenza cauta per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali e dall’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 33.451 punti, così come l’Ibex35 di Madrid (+0,1%), in flessione invece il Cac 40 di Parigi (-0,03%), il Ftse 100 di Londra (-0,2) e il Dax di Francoforte (-0,3%).
Focus sui segnali accomodanti provenienti dalle banche centrali, mentre gli investitori si concentrano sui dati sull’occupazione americana previsti più tardi in giornata. Le previsioni di consenso collocano a 200.000 il numero di nuovi posti di lavoro aggiunti a febbraio all’economia statunitense, a fronte dei 353.000 di gennaio.
La maggiore propensione al rischio è arrivata dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato giovedì a una commissione del Senato che la banca centrale “non è lontana” dalla fiducia necessaria per allentare la politica monetaria.
Powell ha affermato che le riduzioni dei tassi “possono iniziare e inizieranno” quest’anno, aggiungendo che i politici sono ben consapevoli dei rischi di tagliare troppo tardi.
Nel frattempo, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha indicato che i funzionari potrebbero essere nella posizione di allentare la politica monetaria a giugno.
Sul fronte macro, intanto, è emerso che in Germania a gennaio la produzione industriale è aumentata dell’1,0% m/m, oltre le attese (+0,6%) e a fronte del -2,0% del mese precedente (rivisto da -1,6%). Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 5,5%, rispetto al -4,8% del consensus e al -3,5% di dicembre (rivisto da -3,0%).
Sempre a gennaio in Germania, l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato una crescita dello 0,2% su base mensile, rispetto al +0,1% del consensus e al -1,2% di dicembre. Il dato su base annua evidenzia un calo del 4,4% a/a, a fronte di un -6,6% atteso dagli analisti e del -8,6% del mese precedente.
Attesi in giornata, tra gli altri, l’indice dei prezzi alla produzione dell’Italia di gennaio e la lettura finale di PIL del 4Q 2023 dell’Eurozona.
Sul forex, l’euro/dollaro flette a 1,093 e il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 83,6 dollari al barile e il Wti (+1%) a 79,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Iveco (+3,8%), seguita da TIM (+2,8%), Saipem (+2,5%) e Nexi (+2,2%), mentre si posizionano in coda Azimut (-1,8%) e A2A (-1%).