Avvio in moderato rialzo per le principali borse europee in attesa soprattutto dell’inflazione statunitense in uscita oggi pomeriggio.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 33.422 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,8%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).
Gli investitori restano focalizzati sui prezzi al consumo statunitensi che dovrebbero fornire ulteriori segnali necessari per definire le tempistiche di un primo allentamento monetario da parte della Federal Reserve.
Sempre in tema di politica monetaria, in vista della riunione della Bank of Japan del 19 marzo, il governatore dell’istituto centrale, Kazuo Ueda, ha sottolineato come si registri una certa debolezza nel consumo di beni non durevoli, segnalando inoltre che la banca rimane sulla buona strada per porre fine al suo regime di tassi di interesse negativi.
Dall’agenda macroeconomica odierna, l’inflazione finale tedesca di febbraio è stata pari allo 0,4% su base mensile e al 2,5% su base annua, in linea ai preliminari e al consensus.
Nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione Ilo di gennaio si è attestato al 3,9% (stima 3,8%).
A febbraio l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone ha riportato un incremento dello 0,6% su base annua, in accelerazione oltre le attese (+0,5%) dal +0,2% del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha registrato un +0,2%, rispetto al +0,1% del consensus e alla stabilità di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093 e il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 147,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 82,8 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Leonardo (+5,4%) dopo conti e piano industriale, seguita Amplifon (+1,2%) e A2A (+1,2%) in scia alla trimestrale e al business plan. In coda invece Inwit (-0,6%), Hera (-0,5%), Interpump e Unipol (-0,4%).