Le borse europee chiudono in rialzo, con Wall Street positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,3% a 33.753 punti, in denaro come il Dax di Francoforte (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+1,0%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7%, il Dow Jones lo 0,3%.
L’attenzione degli investitori è rivolta soprattutto ai prezzi al consumo Usa, che a febbraio hanno registrato una crescita del 3,2% anno su anno, in accelerazione rispetto al dato di gennaio e al di sopra del consensus (entrambi +3,1%). Su base mensile, l’indice CPI è salito dello 0,4%, in linea con le attese, dopo il +0,3% del mese precedente.
Al netto di elementi volatili quali alimentari ed energia, il CPI Core ha registrato un aumento del 3,8% a/a, in lieve rallentamento rispetto al 3,9% di gennaio ma al di sopra delle attese (+3,7%). Su base mensile, inflazione allo 0,4%, stabile rispetto al mese precedente (vs consensus +0,3%).
Nonostante i dati rafforzino la cautela espressa da Powell e dagli altri funzionari Fed nel procedere con i tagli ai tassi d’interesse, le aspettative degli operatori sono rimaste sostanzialmente invariate: il meeting FOMC di giugno resta al momento l’appuntamento Fed più probabile (60-65%) per il primo ‘cut’.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,092, mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 82,6 dollari e il Wti (+0,5%) a 78,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, guida Mps (+4,9%), seguita da Bper Banca (+3,0%), Amplifon (+2,6%), Brunello Cucinelli (+2,4%). Chiudono in coda Erg (-1,8%), Iveco Group (-1,2%), Inwit (-0,9%), Unipol (-0,8%).