Mercati asiatici – Seduta debole, la Cina elimina progetti infrastrutturali per debito elevato

Seduta debole per le principali borse asiatiche nonostante la chiusura tonica di ieri a Wall Street.

Shanghai cede lo 0,4% e Shenzhen lo 0,1%, caute come Hong Kong (flat) e il Giappone con Nikkei e Topix a -0,3%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,5%, lo S&P500 a +1,1% e il Dow Jones a +0,6%.

Sul sentiment pesa la notizia che la Cina sta interrompendo una serie di progetti infrastrutturali nelle aree indebitate, imponendo ad alcune regioni, soprattutto quelle meno sviluppate e distanti dalla costa, di rallentare gli investimenti con l’obiettivo di rendere più sostenibile il raggiungimento del target di crescita del 5% per quest’anno.

Parallelamente negli Usa, nonostante l’inflazione più elevata delle attese, gli operatori mantengono l’aspettativa sul taglio dei tassi da parte della Federal Reserve per i prossimi mesi. Sono attesi maggiori dettagli sulla politica monetaria nella riunione Fomc del 19-20 marzo per valutare se i nuovi dati sull’occupazione e sull’inflazione abbiano indotto eventuali cambiamenti nelle decisioni della banca.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,092 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,7. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 82,2 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 77,9 dollari.