Partenza in cauto rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 33.804 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Dax di Francoforte (+0,2%), tonico invece l’Ibex35 di Madrid (+1%).
Negli Usa, nonostante l’inflazione più elevata delle attese, gli operatori mantengono l’aspettativa sul taglio dei tassi da parte della Federal Reserve per i prossimi mesi.
Sono attesi maggiori dettagli sulla politica monetaria nella riunione del Federal Open Market Committee del 19-20 marzo per valutare se i nuovi dati sull’occupazione e sull’inflazione abbiano indotto eventuali cambiamenti nelle decisioni della banca.
Parallelamente, in Asia, la Cina sta interrompendo una serie di progetti infrastrutturali nelle aree indebitate, imponendo ad alcune regioni, soprattutto quelle meno sviluppate e distanti dalla costa, di rallentare gli investimenti con l’obiettivo di rendere più sostenibile il raggiungimento del target di crescita del 5% per quest’anno.
Dall’agenda macro odierna, a gennaio la produzione industriale nel Regno Unito registra un calo dello 0,2% su base mensile, rispetto alla variazione nulla delle attese e dopo il 0,6% del mese precedente. Su base annua, il dato mostra un aumento dello 0,5%, in rallentamento contro le attese (+0,8%) rispetto al +0,6% del mese precedente.
Sempre a gennaio la produzione manifatturiera riporta una variazione nulla su base mensile, in linea con il consensus e dopo il +0,8% di dicembre. Su base annua, la variazione è positiva per il 2,0%, evidenziando un rallentamento in linea con le attese rispetto al +2,3% di dicembre.
Attesi in giornata la produzione industriale di gennaio dell’eurozona e, dagli Usa, le Richieste mutui MBA della settimana all’8 marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,093 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,7. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 82,2 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 77,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 127 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Italgas e Leonardo (+0,9%), Bper e Unipol (+0,8%). In coda invece ERG (-5,6%) dopo i conti, e Telecom Italia (-2,1%).