Le borse europee chiudono in rialzo, con Wall Street mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,4% a 33.885 punti, in denaro come l’Ibex 35 di Madrid (+1,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Chiude invece invariato il Dax di Francoforte.
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,4%, lo S&P 500 cede lo 0,1% e il Nasdaq lo 0,4%.
Lo sguardo degli investitori è già rivolto al meeting FOMC del 19-20 marzo, dove la Fed fornirà il nuovo ‘dot plot’, ossia le stime aggiornate sulla traiettoria futura dei tassi d’interesse.
Nel frattempo, nonostante i dati pubblicati ieri sull’inflazione Usa abbiano evidenziato una nuova accelerazione a febbraio, le aspettative degli operatori sui tagli ai tassi hanno subito variazioni minime: i mercati scontano con una probabilità del 60% che il primo ‘cut’ della Fed possa arrivare al meeting FOMC di giugno.
Dall’agenda macro di oggi, nella settimana all’8 marzo il dato MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha evidenziato un incremento del 7,1%, dopo il +9,7% della settimana precedente.
Nel Vecchio Continente, a gennaio la produzione industriale dell’Eurozona ha registrato un calo su base mensile del 3,2%, rispetto al -1,8% delle attese e al +1,6% di dicembre. Su base annua l’indice ha segnato una contrazione del 6,7%, contro il -3,0% del consensus e il +0,2% del mese precedente.
Nel Regno Unito, la produzione industriale ha registrato un calo dello 0,2% su base mensile, rispetto alla variazione nulla delle attese e dopo il +0,6% del mese precedente. Su base annua, il dato è aumentato dello 0,5%, in rallentamento contro le attese (+0,8%) dal +0,6% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,094, il cambio dollaro/yen a 147,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,2%) a 83,8 dollari e il Wti (+2,6%) a 79,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 124 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,57%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+3,5%), seguita da Azimut (+3,0%), Eni (+2,0%), Intesa Sanpaolo (+1,3%). Chiudono in coda Erg (-4,9%), A2a (-2,6%), Stmicroelectronics (-1,9%), Stellantis (-1,3%).