Wall Street mette a segno una giornata molto brillante con l’aiuto delle società tecnologiche e di nuovi progressi del comparto dei semi conduttori.
A trascinare i listini è stata la volta di Oracle, la terza società di software per dimensioni al mondo, la quale battendo le attese ha realizzato il nuovo massimo storico. Giornata molto positiva anche per i soliti noti: Nvidia (+7,2%), Super Micro Computer (+7,6%) e AMD (2,2%).
Il listino più performante ieri è stato il Nasdaq (+1,5%), seguito dallo S&P500 (+1,1%) e dal Dow Jones (+0,6%).
Il mercato non si è lasciato condizionare negativamente dal dato dell’inflazione mensile la quale è risalita a febbraio per il secondo mese di fila e staziona al di sopra del tre per cento consecutivamente da 38 mesi.
Indice VIX in forte ribasso di quasi nove punti percentuali a quota 13,85 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti risalgono di cinque punti base sulla scadenza decennale governativa (Tbond) fino al 4,15%.
Tra le materie prime, il petrolio chiude la seduta invariato poco al di sotto dei 78 dollari al barile annullando un’iniziale discesa di un punto percentuale.
Giornata negativa invece per i metalli preziosi i quali scontano il dato macro economico più inflattivo del previsto. Oro ed argento terminano entrambi in calo di oltre un punto percentuale.
Sul mercato valutario il dollaro termina la seduta invariato a 1,092 nei confronti della moneta unica.