Next Re – Nel 2023 perdita netta di 9,44 mln, approvato piano industriale 2024-2028

il Consiglio di Amministrazione di Next Re ha approvato la Relazione finanziaria annuale
al 31 dicembre 2023, che ha evidenziato 
una perdita pari di 9,44 milioni, rispetto
all’utile di 0,35 milioni al 31 dicembre 2022.

La perdita riflette la variazione del fair value degli asset in portafoglio negativa per complessivi 7 milioni in seguito all’adeguamento dei valori degli asset, una variazione determinata principalmente dall’aumento generalizzato dei tassi sul mercato. 

L’Ebitda è negativo per 0,64 milioni, rispetto al risultato positivo per 30mila euro del 2022. L’Ebitda recepisce, oltre al margine dei Ricavi netti da locazione pari a 5,1 milioni (4,3 milioni nel 2022), anche Costi del personale pari a 2,7 milioni e Costi generali pari a 2,9 milioni. 

Dal lato patrimoniale, il Patrimonio Netto consolidato è pari a 76,5 milioni al 31 dicembre 2023, rispetto a 85,9 milioni al 31 dicembre 2022.

Il Totale indebitamento finanziario consolidato è pari a 57,08 milioni al 31 dicembre 2023, rispetto a 53,17 milioni al 31 dicembre 2022. La variazione è principalmente attribuibile: (i) alla riduzione dei debiti finanziari, a seguito dei rimborsi anticipati di finanziamenti bancari e di leasing immobiliari per complessivi 6,3 milioni, che
ha comportato una corrispondente diminuzione della liquidità e (ii) all’incremento, per la rilevazione degli interessi maturati nell’anno per 1,3 milioni, dei debiti finanziari relativi ai Credit facility agreement.

Il Net Loan to Value consolidato è pari al 44% al 31 dicembre 2023, rispetto al 39% al 31 dicembre 2022.

Per quanto attiene agli esercizi futuri, l’evoluzione della gestione si articolerà secondo tre driver principali che rappresentano le linee guide del Piano Industriale 20242028 approvato in data odierna:

(i) – Aumenti di capitale in natura per 300 milioni declinati lungo l’arco temporale 20242026 in coerenza con la nuova delega ad aumentare il capitale sociale, richiesta dal Cda all’Assemblea dei Soci fino ad un massimo di 500 milioni;

(ii) – Rotazione del portafoglio immobiliare esistente mediante cessione di asset a minore redditività al fine di reinvestire il ricavato in immobili a maggiore rendimento e finalizzati al servizio del debito;

(iii) – Rimborso dei finanziamenti soci erogati dall’azionista di controllo CPI Property Group S.A. aventi scadenza naturale nel primo semestre 2026 mediante risorse rivenienti dalla suddetta rotazione del portafoglio e disponibilità finanziarie generate dai nuovi asset oggetto di apporto.