Nusco – Semestre positivo e buone prospettive per il futuro

I risultati del primo semestre 2023 fotografano i dati del gruppo includendo la controllata Pinum Doors & Windows acquisita ad agosto 2022 ed evidenziano ricavi per 24,6 milioni e un Ebitda di 2,9 milioni, con relativa marginalità all’11,9%. Il trend positivo del giro d’affari trova conferma nel dato preliminare del FY 2023, che riporta un fatturato di circa 56,6 milioni (vs 50,9 milioni pro- forma FY 2022 che include la controllata Pinum per l’intero esercizio). Guerino Vassalluzzo, Presidente e Amministratore Delegato, ha dichiarato: “Alla luce degli impegni che Nusco ha portato avanti e mantenuto nel corso degli anni, in continuità con quanto condiviso con i nostri stakeholder e la comunità finanziaria, anche in sede di IPO, nei prossimi mesi proseguiremo nel percorso di consolidamento del nostro posizionamento a livello nazionale e internazionale.”

Modello di Business

Nusco è attiva nella produzione e commercializzazione di porte per interni e nella commercializzazione di infissi (finestre in PVC, legno, legno e alluminio, e persiane in ferro e in alluminio) con il brand NUSCO e nella commercializzazione di porte blindate a marchio di terzi.

NUSCO è un marchio storico italiano presente sul mercato dei serramenti da oltre 60 anni e uno dei leader nel centro-sud Italia nella produzione e commercializzazione di porte e di infissi.

La società napoletana presenta un ampio portafoglio prodotti, offerto a imprese di costruzioni, franchisee gestiti da affiliati, rivenditori plurimarca autorizzati diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale, e clienti privati.

Nusco svolge la propria attività attraverso due Business Unit:

  • Business Unit Porte, che si occupa della produzione della gamma di porte offerte da Nusco e della commercializzazione di porte blindate;
  • Business Unit Infissi, attiva nella commercializzazione di finestre, persiane e grate in ferro.

Ultimi Avvenimenti

I ricavi pre-consuntivi consolidati al 31 dicembre 2023 riportano una crescita su base annua dell’11% a 56,6 milioni, di cui 20,4 milioni generati dalla controllata Pinum Doors & Windows, acquisita nell’agosto 2023, attiva nel mercato rumeno.  Il portafoglio ordini è pari a 11,3 milioni (10,5 milioni al 31 dicembre 2022), di cui 4,9 milioni derivanti dalle attività di Pinum. La crescita del fatturato è stata supportata dalla strategia di diversificazione e personalizzazione dell’offerta commerciale. Si sono incrementati i volumi relativi agli infissi in pvc; la produzione di prodotti in alluminio ha evidenziato una crescita, unitamente a tutta la linea di serramenti in ferro legati alla sicurezza, come grate, persiane e combinate. La produzione delle porte è rimasta stabile rispetto al 2022, mentre è cresciuta in maniera significativa la domanda di prodotti ad alto valore tecnologico. Inoltre, nell’ambito del piano previsto dal PNRR, Nusco ha operato su diversi progetti di ristrutturazione e di efficientamento energetico di opere pubbliche a livello nazionale.

A dicembre Nusco ha deliberato di sottoscrivere l’aumento di capitale che verrà della società Modo che fa capo alla famiglia Nusco, per un importo di circa 1 milione, da sottoscrivere a compensazione di parte del credito di 1,66 milioni vantato nei confronti di Modo per un contratto di subfornitura. L’operazione permette di consolidare e potenziare ulteriormente la catena del valore della produzione e commercializzazione della Business Unit Infissi.

Conto Economico

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2023 comprende i bilanci della capogruppo Nusco e della controllata Pinum Doors & Windows, di cui la Capogruppo detiene il 99,97% del capitale. Essendo l’acquisizione avvenuta ad agosto 2022, la relazione semestrale al 30 giugno 2023 non riporta il conto economico comparativo al 30 giugno 2022.

Nel primo semestre 2023 i ricavi ammontano a 24,6 milioni, mentre il portafoglio di ordini da evadere è pari a 13,7 milioni, di cui 5,7 milioni apportati da Pinum Doors & Windows.

L’andamento delle vendite in Italia è stato positivo, grazie ai numerosi investimenti in edilizia, sostenuti dagli incentivi pubblici (Superbonus 110% ed Ecobonus) e alla strategia di diversificazione e personalizzazione dell’offerta commerciale attuata dal gruppo. Buono anche l’andamento del mercato rumeno che ha visto una ripresa del settore edile.

I ricavi generati dalla business unit Porte sono stati pari a 13,8 milioni e i ricavi della business unit Infissi si sono attestati a 10,8 milioni.

L’EBITDA Adjusted, al lordo di proventi netti di natura straordinaria per circa 18 mila euro, cifra 2,9 milioni, e l’Ebitda ajusted margin si posiziona all’11,9%.

In dettaglio, l’Ebitda adjusted generato dalla business unit Porte è stato pari a 800 mila euro con una marginalità del 5,7%, mentre la business unit Infissi ha realizzato un Ebitda adjusted di 2,1 milioni con relativo margine al 19,5%.

L’Ebit beneficia, dopo ammortamenti per 847 mila euro, cifra 2 milioni e l’Ebit margin si colloca all’8,4%.

Oneri finanziari per 455 mila euro e imposte pari a 563 mila euro portano l’utile netto a 1 milione,

Stato Patrimoniale

Il Patrimonio Netto sale a 24,7 milioni da 23,5 milioni a fine dicembre 2022, grazie all’utile del periodo.

L’Indebitamento finanziario netto decresce a 6,5 milioni da 7,4 milioni a fine anno 2022. La cassa generata nel periodo ha finanziato fabbisogni di circolante per circa 2,1 milioni e investimenti netti per 366 mila euro.

Ratio

Migliora l’indice di solvibilità del debito passando da 1,82x a 1,11x e il grado di capitalizzazione permane eccellente con un rapporto PFN/Patrimonio netto pari a 0,26x vs 0,31x a fine dicembre 2022.

Il ritorno per gli azionisti sale all’8,6% rispetto al 3,6% del 31 dicembre 2022Outlook

Il management ha come obiettivo l’ulteriore incremento delle vendite, con focus sui prodotti ad elevata marginalità.  Si continuerà ad investire nella ricerca per poter sviluppare nuovi prodotti innovativi e implementare nuove tecniche produttive oltre a monitorare la struttura dei costi.

Nello specifico, i vertici menzionano azioni strumentali al conseguimento degli obiettivi prefissati quali: l’incremento dei negozi monomarca a marchio Nusco in franchising;  la diversificazione e personalizzazione dell’offerta commerciale;  sinergie produttive e commerciali con aziende di settori complementari e attività di co-marketing con i rivenditori; potenziamento delle attività di certificazione e sviluppo tecnologico; miglioramento degli standard qualitativi dei prodotti e introduzione di novità prodotto/processo; sviluppo di iniziative commerciali sui mercati esteri di maggiore interesse; efficientamento dei processi di produzione interni; investimenti in sviluppo tecnologico e digitalizzazione favoriti anche dal Piano Nazionale Transizione 4.0; sviluppo e maggiore integrazione del business della controllata Pinum; inserimento in nuovi mercati sempre più emergenti creati dai temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale e anche dall’età elevata del patrimonio immobiliare, che richiede importanti e significativi interventi di efficientamento.

Le stime degli analisti

Integrae Sim, nella nota del 4 febbraio redatta in occasione della comunicazione dei dati preconsuntivi dell’esercizio 2023, apprezza il buon andamento dell’attività ed esprime un parere positivo sul futuro andamento della gestione. Gli analisti confermano le stime precedenti e la raccomandazione: Target Price 3,15 per azione e Rating “Buy”.

Per il 2023 le stime prevedono ricavi per 53 milioni e un Ebitda di 6,4 milioni con relativo margine al 12%, superiore di 1,8 punti percentuali rispetto a fine dicembre 2022. L’utile netto è atteso a 2,4 milioni.

Per gli anni successivi i ricavi cresceranno fino a raggiungere 66,3 milioni a fine 2025. Anche la marginalità sarà in miglioramento, con un Ebitda atteso a 9 milioni a fine 2025 e un Ebitda margin alla stessa data al 13,6% verso il 10,2% di fine dicembre 2022. L’utile netto di fine periodo previsionale è stimato in 4,2 milioni.

L’indebitamento finanziario netto andrà gradualmente a ridursi e, alla fine del 2025, dovrebbe ammontare a 530 mila euro.  Nei tre anni sono previsti investimenti per complessivi 6,3 milioni.

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