Avvio sopra la parità a Wall Street, con l’attenzione rivolta all’ultima ondata di dati macroeconomici.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,1%.
A febbraio l’indice sui prezzi alla produzione Usa ha evidenziato un incremento dello 0,6% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e del mese precedente. Anno su anno, l’indice PPI è salito dell’1,6%, al di sopra del +1,2% del consensus e del +1,0% di gennaio.
Prescindendo da elementi volatili, i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,3% m/m, rispetto al +0,2% delle attese e al +0,5% del mese precedente. Anno su anno, il PPI ha evidenziato una crescita del 2,0%, in linea con il dato di gennaio (vs +1,9% del consensus).
Sempre a febbraio le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono salite dello 0,6% su base mensile, rispetto al +0,8% delle attese e al -1,1% di gennaio (dato rivisto da -0,8%).
Sul fronte lavoro, nella settimana al 9 marzo le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 209mila, inferiori alle attese (218mila) e alle 210mila della settimana precedente (dato rivisto da 217mila).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,092, il dollaro/yen a 147,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 84,7 dollari e il Wti (+1,1%) a 80,6 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,66% e al 4,25%.