El.En. – Volume d’affari a oltre 692 mln (+3%) e margine di contribuzione lordo +4,7% a 261,4 mln nel 2023

Nel 2023 il volume d’affari è cresciuto di circa il 3% superando i 692 milioni, confermando il solido posizionamento competitivo del Gruppo El.En. e la sua grande capacità di differenziarsi sui mercati mediante innovazioni tecniche ed applicative.

Nel 2023 la crescita dei due settori medicale ed industriale si allinea al 2,8% circa, lasciando invariata l’incidenza del fatturato medicale e industriale sul fatturato di gruppo.

All’interno del settore dei sistemi medicali, che nell’anno 2023 ha rappresentato il 57% circa del fatturato del Gruppo, la crescita è pari al 2,71%. La crescita deriva dal buon andamento delle vendite di sistemi per applicazioni chirurgiche e di servizi post-vendita e consumabili, che hanno più che bilanciato la flessione registrata nel segmento dell’estetica.

L’estetica (con una incidenza del 57,6% sul totale del fatturato di settore) che è il settore più rilevante, segna una flessione al 5,3% ed un fatturato pari a circa 226 milioni circa, risentendo della debolezza di alcuni importanti account per sistemi di epilazione. Molto buono è stato l’andamento nelle applicazioni anti-aging soprattutto in estremo oriente.

La crescita più rapida si è registrata nella chirurgia (+25% circa) con un fatturato di 77,2 milioni rispetto ai 61,9 milioni di euro dello scorso esercizio 2022.

Nel settore industriale, con una crescita di circa il 2,9% il fatturato si attesta a 299,8 milioni di euro rispetto ai 291,5 milioni di euro circa dello stesso periodo dell’anno precedente.

Al risultato ha contribuito un ottimo quarto trimestre (+22% sul Q4 del 2022) particolarmente incoraggiante per le vendite in Cina (+58% nel trimestre), un segnale di rilancio del mercato che non ha tuttavia evitato alle attività cinesi di segnare una flessione dell’8,3% su base annua, nonostante la acquisizione di KBF a fine 2022 che ha apportato una crescita inorganica per 15 milioni circa, pari all’11,8% rispetto al 2022.

Si continua invece a registrare una rapida crescita dell’attività nel settore taglio in Italia, Europa e sui mercati occidentali, sui quali operano Cutlite Penta (+9,3%) e Cutlite do Brasil (+2,8%). Cutlite Penta ha registrato la sua crescita quasi integralmente grazie all’espansione sui mercati internazionali, in particolare quelli extraeuropei.

Nel segmento applicativo della marcatura, nel 2023 è emersa significativamente l’attività di Lasit e delle sue controllate, che hanno registrato la miglior crescita di fatturato (+27%) e di redditività (+123% nell’EBIT). Le attività controllate dalla Lasit di Torre Annunziata, che annovera filiali di distribuzione in Polonia, Spagna, Germania e Regno Unito hanno registrato un ottimo andamento nel 2023 con un fatturato di 26,7 milioni.

Buono il risultato nella vendita di sorgenti laser (+33,1%), attività svolta prevalentemente dalla divisione industriale di El.En. Spa, spesso in associazione con la vendita di sistemi per la marcatura realizzati per specifiche applicazioni nell’ambito di numerosi settori manifatturieri.

A livello geografico, le vendite complessive sono state trainate dall’Europa con un incremento del fatturato del 8,5% circa con un risultato di 157 milioni; seguito dall’Italia (+1,22%) con ricavi pari a 151,7 milioni; anche il Resto del Mondo cresce, dell’1,20%, registrando un fatturato di 383,5 milioni.

Procedendo nella disamina dell’andamento economico, il margine di contribuzione lordo è pari a 261,4 milioni, in aumento del 4,7% rispetto ai 249,7 milioni del 2022. La crescita è superiore a quella del fatturato grazie al recupero nella marginalità delle vendite, dal 37,1% al 37,8%. La migliore marginalità è essenzialmente dovuta al mix di vendite del settore medicale, mentre la marginalità delle vendite del settore industriale ha subito una leggera flessione.

Il margine del settore industriale risulta altresì influenzato da costi di natura non ricorrente per circa 3 milioni per effetto dei danni dell’alluvione di novembre, che ha colpito le province di Firenze e Prato, e di un accantonamento per impairment prudenziale di valore in relazione a una disputa legale.

L’EBITDA risulta pari a circa 90,9 milioni, in calo del 4,6% rispetto ai 95,3 milioni del 2022. L’incidenza sul fatturato diminuisce marginalmente (14,1% nel 2022; 13,1% nel 2023).

L’EBIT segna un saldo positivo di 72,7 milioni, in diminuzione rispetto a 81 milioni del 2022 (-10,2%), con un’incidenza sul fatturato del 10,5% rispetto al 12% dell’anno precedente.

Il Gruppo chiude il 2023 con un risultato netto pari a 48,2 milioni rispetto a 55,1
milioni dello scorso anno (-12,4%). L’incidenza sul fatturato del periodo è pari al 7%.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta ha registrato un decremento di circa 20,8 milioni, dai 75,4 milioni di fine 2022 ai 54,6 milioni del 31 dicembre 2023. Nel secondo semestre del 2023 il gruppo è tornato a generare cassa dalle sue attività operative, registrando nel periodo un miglioramento della posizione finanziaria netta per circa 45 milioni, invertendo la tendenza all’assorbimento di cassa evidenziata nel primo semestre. Le attività di investimento hanno comportato uscite di cassa per circa 13 milioni, un importo significativo ma inferiore alla media degli anni precedenti in cui si erano resi necessari investimenti consistenti mirati all’aumento della capacità produttiva.

Con riferimento alla guidance indicata dal gruppo per l’esercizio 2023 i risultati si allineano alle previsioni, sia nella crescita del fatturato che nell’andamento del risultato operativo del 2023 rispetto al risultato record dell’esercizio precedente.

Il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 29 aprile 2024 (6 maggio in seconda convocazione), la distribuzione di un dividendo di 0,20 euro per azione, con data di pagamento il 22 maggio 2024 (stacco cedola il 20 maggio e record date il 21 maggio).

Con riguarda all’alluvione che ha colpito le province di Firenze e Prato la notte del 3 novembre 2023, essa ha provocato danni consistenti nello stabilimento della controllata Ot-las e in quello di un importante fornitore di Cutlite Penta. I danni hanno interessato le rimanenze di magazzino, i sistemi in corso di assemblaggio presso il fornitore e le attrezzature, mobili e arredi degli stabilimenti, e sono stati quantificati rispettivamente in 517mila euro per Ot-las e 1,16 milioni per Cutlite Penta, importi integralmente spesati nel 4Q 2023.

Con riguardo alla disputa legale, El.En. segnala che nel febbraio 2024 un cliente della filiale cinese Penta Laser Zhejiang ha avviato un contenzioso avanzando pretese di rimborso e di danni, per le quali ha ottenuto il sequestro conservativo delle disponibilità di alcuni conti correnti delle Penta Laser Zhejiang. Alla luce dello stato iniziale del contezioso e delle incertezze sulla eventuale probabilità di soccombenza, la società ha accantonato in via prudenziale un importo complessivo di 25 milioni di Rmb (3,5 milioni di euro circa), iscritto a bilancio nel quarto trimestre del 2023.

In merito al progetto di guotazione di Penta laser Zhejiang sul mercato cinese, a inizio 2024, riscontrata la impossibilità di procedere alla sottoscrizione di una domanda di IPO con riferimento ai risultati del 2023, i fondi di Private Equity che avevano investito nella società durante il 2022 hanno inoltrato la richiesta di recesso contrattualmente prevista a loro favore. Sono in corso incontri nell’ambito dei quali i fondi stanno valutando l’opportunità di estendere la loro permanenza nella compagine sociale, a fronte di impegni e garanzie in corso di negoziazione.

Infine, con riguardo alla prevedibile evoluzione della gestione, i risultati delle vendite e della raccolta ordini dei primi due mesi del 2024 delineano un avvio di esercizio in rallentamento, con una progressiva accelerazione nei mesi e trimestri a seguire, tale da permettere ad EL.EN. di indicare per l’intero anno in corso una previsione di crescita del fatturato e del risultato operativo. Il conseguimento di questi risultati dipende anche dalla possibilità di rispettare i piani definiti per il settore industriale sul territorio cinese, che nel recente passato ha manifestato elevata instabilità e imprevedibilità.