Il piano conferma le quattro direttrici strategiche già indicate nel piano approvato nel 2023: crescita nei core business, diversificazione in settori sinergici, efficienza economica ed operativa e innovazione.
Venendo alle proiezioni economico finanziarie, l’incertezza sui tempi di avvio delle gare e di aggiudicazione delle concessioni ha portato allo sviluppo di due diversi scenari.
In un primo scenario, denominato scenario A, si prevede che nel periodo di piano nessuna gara d’Ambito riesca a completare il proprio iter sino all’aggiudicazione e che, pertanto, il Gruppo continui a gestire l’attuale perimetro di attività nel settore della distribuzione del gas, a parte una crescita legata all’acquisizione di asset attraverso operazioni di M&A.
Nel secondo scenario, denominato scenario B, si ipotizza, invece, che entro il 2027 il Gruppo si aggiudichi quattro concessioni d’Ambito, individuate tra quelle di interesse sulla base di una valutazione dello stato di avanzamento dell’iter di pubblicazione dei bandi e della sua attesa evoluzione.
Come ipotesi comune ai due scenari, è stata assunta una crescita per linee esterne nel settore della distribuzione, con acquisizioni per un totale di oltre 50.000 utenti e l’esecuzione del piano di investimenti nel comparto delle energie rinnovabili e in attività diversificate.
Il piano prevede che i fabbisogni finanziari per le attività di investimento vengano coperti attraverso risorse derivanti dalla dismissione entro il 2027 delle partecipazioni del 25% in EstEnergy e del 3% in Hera Comm, mediante l’esercizio dei diritti di opzione di vendita già contrattualizzati con il Gruppo Hera.
Nel quadriennio 2024-2027 il Gruppo prevede di realizzare investimenti per complessivi 617 milioni (Scenario A), che salgono a 832 milioni nello Scenario B.
Nello scenario A, gli investimenti nel settore della distribuzione sono pari a 346 milioni nell’arco del periodo di piano e sono dovuti per 87 milioni alla crescita per linee esterne (di cui 68 milioni relativi all’Enterprise Value delle acquisizioni ipotizzate) e per 258 milioni al perimetro di gestione attuale.
Nell’ipotesi di aggiudicazione delle gare di ATEM, il volume degli investimenti potrebbe crescere di ulteriori 215 milioni, dovuti in parte al pagamento dei valori di rimborso degli impianti ai gestori uscenti (199 milioni) ed in parte all’esecuzione dei piani di investimento offerti in gara (16 milioni).
Il Gruppo intende ampliare il parco di generazione elettrica realizzando investimenti per circa 221 milioni, di cui 122 milioni in operazioni di M&A, per l’acquisizione di impianti in esercizio, e 99 milioni per lo sviluppo green field di nuovi impianti. Sul fronte dell’M&A, il piano prevede un incremento complessivo del parco di generazione per circa 75 MW,
in parte di fonte eolica e in parte fotovoltaica.
Il piano prevede poi la realizzazione di investimenti per la diversificazione in nuove attività
di business per circa 48 milioni, dei quali 17 milioni in un progetto allo studio per la produzione di idrogeno verde, 10 milioni nel settore del biometano, 10 milioni nel settore dell’efficienza energetica e 11 milioni nel settore del servizio idrico integrato.
L’EBITDA del Gruppo è atteso in crescita da 95 milioni del consuntivo 2023 a 139 milioni al 2027 (Scenario A), che salgono a 160 milioni nel caso dello Scenario B.
Nello scenario A l’incremento del margine operativo lordo al 2027 è dovuto per 29 milioni alle attività di distribuzione gas, per 25 milioni alle attività nel settore delle energie rinnovabili e per 5 milioni alle attività diversificate. La variazione è inoltre spiegata dal venire meno di alcune componenti di reddito di natura non ricorrente che hanno influenzato i risultati del 2023, in particolare la plusvalenza legata alla cessione del 15% di EstEnergy,
pari a 13,6 milioni.
La proiezione del risultato netto al 2027 si attesta a 42 milioni, corrispondente a una crescita media ponderata annua nell’arco di piano del 3% e a 45 milioni nello scenario B.
Rispetto al 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario al 2027 aumenta in entrambi gli scenari, attestandosi a 435 milioni nello scenario A e a 630 milioni nello scenario B. La leva finanziaria (PFN/PN) al 2027 è stimata a 0,48.
In entrambi gli scenari il piano prevede la distribuzione di un dividendo di 14 centesimi per l’anno 2023, in crescita di 1 centesimo per azione negli anni successivi sino al 2027.
Il Gruppo ritiene che allo stato attuale “lo scenario di avvio di nuove gestioni di Ambito entro il 2027 sia da ritenersi meno probabile, anche a causa delle tempistiche riscontrate con riferimento agli iter di gara ad oggi in corso. Gli esiti del secondo scenario (Scenario B) sono inoltre caratterizzati da una maggiore incertezza, essendo la loro valutazione basata su ipotesi che, pur ragionevoli, potrebbero non trovare esatto riscontro nella realtà”.