Seduta di acquisti per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1% e l’1,6%, Hong Kong più cauta a +0,3%. Guida il Giappone con Nikkei a +2,7% e Topix a +1,9%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,5%, lo S&P500 a -0,6% e il Nasdaq a -1%.
I titoli asiatici sono avanzati, guidati da quelli giapponesi. Bene anche le azioni della Cina continentale, sostenute da dati macro che hanno fatto registrare una crescita della produzione industriale e degli investimenti in immobilizzazioni migliore del previsto.
In settimana l’attenzione sarà rivolta alle banche centrali.
Gli investitori infatti sono in attesa della riunione della Federal Reserve di metà settimana dalla quale sperano di ricevere indicazioni sui tempi dei prossimi tagli dei tassi di interesse. Secondo i dati compilati da Bloomberg, i trader scontano circa 71 punti base di tagli dei tassi entro la fine dell’anno, in calo rispetto ai 134 punti base di inizio anno.
Occhi anche sulla Banca del Giappone, per la quale la maggior parte degli osservatori vede il rischio che le autorità mettano fine alla politica dei tassi negativi. Le speculazioni su tale mossa sono aumentate dopo che il più grande gruppo sindacale del Giappone ha annunciato gli accordi salariali più forti degli ultimi tre decenni.
Sempre in settimana, attenzione anche alle riunioni della Reserve Bank of Australia, la Banca dell’Indonesia e la Bank of England.
Sul fronte macro sono attesi i dati sull’inflazione dell’Eurozona, sull’equity invece l’offerta pubblica iniziale di Reddit.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,089 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 85,8 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 81,1 dollari.