Porto Aviation – Passione e innovazione per decollare anche nell’aviazione generale

Produrre bene e in modo sicuro aerei che siano sempre al top del mercato. Sviluppare il nuovo velivolo a quattro posti. Perseguire l’ampliamento del mercato americano e l’ampliamento dell’unità produttiva in Serbia. I prodotti di Porto Aviation sono prodotti di lusso ed in quanto tali i clienti richiedono un alto livello di personalizzazione analogamente a quanto accade per le barche e per le auto di prestigio. Ogni prodotto viene collaudato e testato. Si parla di 5 ore di test e verifiche, per ogni aereo, prima della consegna.

“Già quest’anno abbiamo fatto un bel salto, passando da 7-8 aerei all’anno a 11. Per il 2024 dovremmo arrivare a 15 modelli Risen”. Puglisi, Cfo di Porto Aviation: “avevamo in progetto di arrivare quasi a due aerei mese, numero al momento sfidante. Ne avremo 15, spero 18. I risultati dell’anno riflettono una minor produzione di aerei, pur se avendo centrato gli altri parametri di business plan e tutte le aspettative in termini di qualità”. “Gli ordini ci sono, abbiamo un backlog di 14 aerei già ordinati che andranno in produzione nel 2024; oltre agli ordini che continueranno ad arrivare senza grandi investimenti in marketing.”

Filippo Publisi, Cfo di Porto Aviation, illustra le priorità strategiche

Porto Aviation, quotatasi in borsa nel corso del 2023, è una società attiva nella produzione di aerei ultraleggeri biposto. Filippo Puglisi, cfo dell’azienda nonché appassionato pilota, ne delinea le priorità strategiche.

“La prima in assoluto, è di riuscire a produrre bene e in modo sicuro i nostri aerei affinché siano sempre al top del del mercato, come lo sono in questo momento nella nostra categoria”.

Il modello Risen nel dicembre 2015 ha stabilito il nuovo record mondiale di velocità a oltre 323 km/h diventando il nuovo punto di riferimento nella sua categoria, e lo rimane tuttora con successivi record anche superiori.

“Per quanto ai mercati finanziari possa sembrare strano, la produzione è parecchio complessa; non è tanto un assemblaggio di componenti, ma ci sono dei parametri di qualità e di sicurezza che vanno rispettati. Questo comporta che la produzione talvolta sia anche rallentata volutamente, per problemi anche di  materiali”

Continuando, il dottor Puglisi si proietta anche nel futuro di Porto Aviation: “Un’altra delle nostre grandi priorità in questo momento e ancora di più nei prossimi 2-3 anni, è il nuovo modello di velivolo a quattro posti che stiamo già sviluppando e in fase avanzata”.

Il rappresentante di Porto Aviation sottolinea che “oggi stiamo costruendo il due posti; un nuovo modello per la società, che oltre a essere un nuovo aereo in assoluto, che già di per se è una sfida, sarà anche e ancora più importante perché consentirà all’azienda di crescere”.

“Entrare nel mercato dei quattro posti, può sembrare una banalità ma consente passare dagli ultraleggeri all’aviazione generale, e questo per noi è un bel salto di qualità, comporta la certificazione della società e la certificazione quindi, di tutti i processi e i modelli”.

Continuando, il dottor Puglisi cita altre due priorità altrettanto importanti ovvero l’ampliamento del mercato americano e l’ampliamento dell’unità produttiva in Serbia.

A questo proposito, Puglisi sottolinea che una nuova risorsa è già operativa negli Stati Uniti ed ha iniziato quest’anno:

“È una persona di una certa età, quindi non posso chiamarlo un rappresentante. Sta già lavorando per noi con grande soddisfazione. Abbiamo inoltre noleggiato un piccolo hangar dove iniziare a fare anche l’assemblaggio pre-vendita. In Serbia intendiamo comprare una nuova fabbrica, in sostituzione della struttura attualmente in affitto, investimento anche questo mirato alla crescita.

Lo scenario dei prossimi 18-24 mesi in merito alle variabili chiave del business

Uno scenario sfidante ma pieno di opportunità attende Porto Aviation nei prossimi anni. Sia per quanto attiene ai prodotti sia per la loro produzione.

Il dottor Puglisi  evidenzia come uno degli obiettivi è il miglioramento dell’efficienza produttiva:

“Noi già quest’anno abbiamo fatto un bel salto, passando dai 7-8 aerei all’anno a 11. Per il 2024  dovremmo arrivare a 15 modelli Risen”. 

I prodotti di Porto Aviation sono pur sempre prodotti di lusso ed in quanto tali i clienti richiedono un alto livello di personalizzazione analogamente a quanto accade per le barche  o per le auto di prestigio.

“Avevamo il progetto di arrivare quasi a due aerei mese, numero al momento sfidante. Ne avremo 15, spero 18. I risultati dell’anno risentono proprio nella quantità di produzione di aerei, anche se abbiamo centrato tutti gli altri obiettivi; con risultati in alcuni casi anche migliori dei parametri del business plan e delle aspettative in termini di qualità”.

Sul fronte della domanda il Cfo di Porto Aviation sottolinea che “gli ordini ci sono e abbiamo un backlog di ordini già siglati di 14 aerei; gli ordini  continuano ad arrivare tutto senza rilevanti investimenti in marketing.”

Contestualizzando l’offerta di Porto Aviation al mercato di riferimento Puglisi sottolinea che: “Il prodotto è valido, molto valido ed è ancora sull’onda del successo; tenete conto che le onde di successo sugli aerei durano anche vent’anni, vista anche la penuria di prodotto  e la mancanza di novità sul mercato”.

Porto Aviation non ha una produzione in serie dove è possibile collaudare e testare un aereo ogni 10. Ogni prodotto va collaudato e testato. Si parla di 5 ore di test e verifiche per ogni aereo prima della consegna.

“La disponibilità di un aeroporto condiviso con altre attività anche automobilistiche non ci aiuta. Quest’anno è stato anche uno dei parametri che ci ha rallentato”.

“Ai ricavi derivanti dalle vendite, quest’anno si è aggiunto un nuovo componente ”, racconta Puglisi, “che per ora è solo marginale, le manutenzioni degli aerei già in circolazione. Fino allo scorso anno poteva accadere che il cliente chiedesse un pezzo di ricambio e glielo spedivamo negli Stati Uniti o in Lussemburgo; adesso ci portano proprio l’aereo da aggiustare”.

Per dare una dimensione a  questa componente di ricavi, il dottor Puglisi  precisa che “probabilmente arriveremo anche al 3 o 4% del fatturato”

L’esercizio 2023 e gli elementi che lo hanno caratterizzato 

Nel 2023 il valore della produzione consolidato di Porto Aviation Group spa è arrivato a 3,547 mln di euro dai 2,4 mln del 2022. I ricavi si sono attestati a 2,9 mln rispetto ai 2,4 del 2022 con una crescita del 20%. Il margine operativo lordo è passato dai 35 mila euro del 2022 a 602 mila euro nel 2023. Il risultato d’esercizio è stato positivo per 210 mila euro rispetto al risultato negativo del 2022 di 638 mila. La posizione finanziaria è positiva con cassa pari a 762 mila euro.

“Passando dai 7 velivoli  a 11 abbiamo avuto una crescita che è quasi del 50% sull’anno precedente” sentenzia Puglisi, “La manifestazione del risultato economico è consequenziale alla consegna dell’aereo al committente allorquando viene emessa la fattura di saldo e consegna”.“Le commesse durano parecchio, quindi l’ordine non coincide mai con la consegna; tra la ricezione dell’ordine e la consegna  c’è un time gap significativo in mezzo che spesso porta a generare confusioni interpretative dei dati di andamento”.

Nel corso del 2023 vi sono stati una serie di eventi straordinari tra cui in primis la quotazione in borsa. 

“Abbiamo ripagato un mutuo immobiliare che avevamo fatto per la fabbrica di Cremella per 210.000 €, un importo relativamente marginale per la posizione di cassa. A parte il mutuo, eravamo già sostanzialmente liquidi prima della Borsa, e la liquidità aggiuntiva derivante dalla Borsa ci ha consentito maggiori volumi negli acquisti, che ha contributi ad accelerare un po’ anche l’efficienza nella produzione. Ma non abbiamo speso tutto”.

“Abbiamo avuto un accantonamento di un vecchio credito, ma una cosa vecchia per 400.000 €, e abbiamo avuto un contributo in conto esercizio non rimborsabile dal MIMIT (ex MISE Ministero Sviluppo Economico).  È un contributo al sostegno dell’aeronautica con progetti innovativi per noi di più di mezzo milione di euro a fronte delle spese sostenute nei quattro anni precedenti per il nuovo modello”.

Fra gli straordinari, per lo sviluppo del nuovo modello a 4 posti Porto Aviation ha ottenuto un contributo totale di 1,4 mln dal MIMIT; mentre i costi per la quotazione in borsa sono stati di circa 600.000 € di cui buona parte capitalizzata.

Il nuovo Risen 4 posti

Il futuro di Porto Aviation passerà dal nuovo velivolo a 4 posti attualmente in fase avanzata di sviluppo.

Il mercato manca di nuovi prodotti di questo tipo da molti anni.

I costi sostenuti nel 2023 per lo sviluppo del nuovo velivolo, il Risen 4 posti, hanno impattato per oltre 700.000€.

Entro la fine del 2024 il dottor Puglisi conferma che “dovremmo arrivare ad avere un prototipo, cosiddetto ready to fly, cioè pronto al volo”.

“Un vero prototipo, che noi chiamiamo un “Frankenstein”, con ancora i bulloni a vista. Non è un modello vendibile ma un prototipo che si stacca la terra: cioè vola. Lo sviluppo del prodotto  sarà il nostro impegno e su questo impegno il ministero ha creduto e ci ha erogato il contributo. In passato, sul progetto del nuovo modello siamo stati in ritardo, ma abbiamo recuperato e quest’anno saremo in linea con la fine del progetto”.

Dunque l’obiettivo è di arrivare alla fine del 2024 con il prototipo che “salta e vola”, come lo definisce il dottor Puglisi.

“Tanti prospetti ci dicono che sarà un bell’aereo, di impatto, e che si propone per essere il migliore aereo della categoria”.

Per le prenotazioni, un impatto numerico non si avrà nel 2024 ma nel 2025 si. Come politica nelle prenotazioni Porto Aviation chiede 10.000 € all’ordine. Pertanto fino a che l’aero non va in produzione e non ci sono gli avanzamenti sui lavori, l’incidenza sui ricavi sarà minima.

Infatti, dopo l’ordine, con l’entrata in produzione il cliente corrisponde un 30% del valore, e paga un ulteriore 30% alla personalizzazione, ovvero laddove non sarebbe più possibile rivendere il velivolo se non sostenendo ulteriori costi, in quanto personalizzato.

Comunque si tratta di un fenomeno assai modesto. Per dare una dimensione concreta, fino a questo momento solo un cliente ha rinunciato all’acquisto dopo aver corrisposto il 60% dell’importo. Ma era una persona molto anziana e in precario stato di salute, un reduce del Vietnam che aveva fatto l’acquisto salvo poi trovare la ferrea opposizione della moglie.

L’importanza del nuovo modello è rilevante. Dopo il RISEN, con le sue performance superiori, sul mercato fra gli addetti l’attesa del nuovo modello è forte: tutti sanno che lo stiamo facendo, e  stanno aspettando di vederne le performance e dinamica di volo, che dai numeri di progetto già si mostra essere ottima o comunque da numeri uno.

“Il gruppo americano Textron, che controlla la Cessna, ha recentemente comprato la Pipistrel doo, società nel nostro stesso settore, che in passato ha anche tentato la strada del quattro posti, pur senza grande successo e con molti problemi tuttora irrisolti, e non mi risulta sia ancora registrato EASA” esordisce Puglisi.

“Avevano anche il prototipo di un aereo elettrico, che era una vera novità. Adesso esistono dei sistemi di propulsione elettrica già integrati: oggi per noi l’aereo elettrico non sarebbe altro che l’integrazione di un sistema elettrico già esistente su una ottima piattaforma che è quella del RISEN”.

“Per noi non sarebbe un problema farlo, ma non è ancora nei nostri programmi immediati”.

“Si tratta di studiare un sistema elettrico integrato che utilizzi cioè batterie con un motore già disponibili. E integrarlo nel nostro aereo a cui togliere serbatoi motore e benzina sostituendo con motore elettrico, e  batterie”.

Le valutazioni degli analisti

Il consiglio di amministrazione di Porto Aviation ha approvato i dati relativi all’esercizio 2023 comunicandoli in data 6 Marzo. Gli analisti di Envent nell’ultimo studio di fine ottobre 2023  avevano presentato i loro dati di stima con una raccomandazione di outperform e un target price di 6.5 Euro.

Il titolo alla data del 14/3 marzo quota circa 4.8 euro con una capitalizzazione implicita di 11.5 mln.

 

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