Gli eurolistini chiudono in rialzo, mentre Wall Street procede positiva.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,9% a 34.262 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,0%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,8%, lo S&P500 lo 0,4%, il Nasdaq lo 0,3%.
Focus principale sulla due giorni del Federal Open Market Committee, al via oggi: dato ormai per certo che la Fed manterrà i tassi invariati al range attuale del 5,25-5,50%, l’attenzione degli investitori sarà rivolta soprattutto al nuovo ‘dot-plot’, ossia le proiezioni aggiornate sulle mosse future sui tassi, e alla conferenza stampa a valle della riunione del presidente Powell.
Dall’agenda macro odierna, intanto, a febbraio le nuove costruzioni abitative negli Stati Uniti hanno superato 1 milione e mezzo di unità, in crescita oltre le attese (1,44 mln) rispetto al dato di gennaio (1,37 mln).
Nel Vecchio Continente, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a marzo a 33,5 punti dai 25,0 di febbraio.
In Germania, nello stesso mese, l’omologo indice sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a 31,7 punti (consensus 20,5 punti) dai 19,9 punti di febbraio. Il sottoindice relativo alla situazione corrente è invece in recupero a -80,5 punti dai -81,7 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicano un valore di -82 punti.
La Banca del Giappone ha intanto posto fine, come ampiamente atteso, alla sua politica di tassi di interesse negativi, sottolineando tuttavia che le condizioni finanziarie rimarranno accomodanti. Inoltre, l’istituto ha abbandonato il suo programma di controllo della curva dei rendimenti, impegnandosi anche a continuare ad acquistare titoli di debito pubblico a lungo termine.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,086, il cambio dollaro/yen sale a 150,9. Tra le materie prime, il petrolio sale con il Brent (+0,6%) a 87,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 82,7.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 126 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.
Tornando a Piazza Affari, guida Iveco (+3,1%) seguita da Bper Banca (+2,8%), Banco Bpm (+2,4%), Eni (+2,4%). Si posizionano in coda invece Stmicroelectronics (-3,0%), Campari (-2,1%), Recordati (-1,2%), Saipem (-1,1%).