Wall Street interrompe la lieve fase negativa tentando di lanciarsi verso nuovi record storici. Tuttavia, il rimbalzo iniziale si dimezza a fine seduta anche per gli altri listini e solo lo S&P500 (+0,6%) ed il Dow Jones (+0,2%) riescono a chiudere in verde. Al contrario, il Russell 2000 chiude in ribasso dello 0,7%.
A trascinare la performance del listino tecnologico sono stati i rimbalzi di Tesla (+6,2%) e di Google (+4,4%).
Indice VIX invariato invece per la seconda seduta consecutiva a quota 14,45 punti.
Prosegue la fase laterale sul mercato obbligazionario con i rendimenti che risalgono di due punti base sulla scadenza decennale governativa (Tbond), fino a raggiungere il 4,33%, in attesa della riunione della Federal Reserve di domani.
Tra le materie prime, giornata ancora molto brillante per il petrolio che mette a segno un rimbalzo del due per cento salendo a 82 dollari al barile. Nuovo balzo anche del rame che guadagna oltre un punto percentuale.
Metalli preziosi, al contrario. deboli. L’oro e l’argento terminano entrambi invariati con il metallo meno nobile che azzera tutto il guadagno iniziale e fatica a superare la soglia dei $25,5 l’oncia, soglia tecnica e psicologica importante per continuare il rally delle precedenti due settimane. Sensibile calo sia per il platino (-2%) che per il palladio (-4%).
Sul mercato valutario il dollaro avanza lievemente fino a 1,087 nei confronti della moneta unica, mentre si rafforza con decisione rispetto allo yen giapponese fino a 150,5.