Intemonte ha chiuso il 2023 con ricavi netti pari a 32,5 milioni, in calo del 13,6% rispetto al 2022.
I costi, al netto di oneri non ricorrenti, sono pari a 26,7 milioni, in leggero calo rispetto ai 26,8 milioni dell’esercizio precedente.
L’utile netto consolidato adjusted è pari a 3,7 milioni, in calo del 47% rispetto al 2022.
Il Gruppo ha chiuso il 2023 con un ROE adjusted dell’8,7%, mantenendo elevati livelli di patrimonializzazione con un IFR ratio (Investment Firm Regulation) pari a circa 4,7x i
requisiti patrimoniali minimi.
Il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 0,26 euro ad azione, invariato rispetto all’esercizio precedente e con un payout ratio superiore al 100% dell’utile netto consolidato.
“I primi due mesi del 2024 – commenta la società – evidenziano una ripresa generalizzata delle attività legate ai mercati finanziari e l’Area Markets nei primi due mesi 2024 mostra una crescita double digit anche rispetto ai livelli del 2022, grazie soprattutto alla buona contribuzione dei ricavi Client Driven. Oltre a questo, la pipeline dell’Investment Banking in ambito M&A per l’anno in corso è molto solida e in costante crescita, con anche l’area Equity Capital Markets che dovrebbe beneficiare di un contesto di graduale normalizzazione dello scenario di business rispetto a quello particolarmente difficile dell’anno scorso. La Divisione Digitale e Advisory sta evidenziando una forte crescita su tutte le linee di business, beneficiando degli importanti investimenti in persone e tecnologia effettuati l’anno scorso.”
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