Prevista partenza incerta per le principali borse europee nel giorno della Federal Reserve.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Dow Jones a +0,8%, lo S&P500 a +0,6% e il Nasdaq a +0,4%.
Sui mercati asiatici, orfani del Giappone per festività, Shanghai viaggia a +0,6% e Hong Kong a +0,2%.
Cresce l’attesa per le decisioni della Federal Reserve che verranno annunciate stasera mentre prevale l’aspettativa che la banca centrale manterrà i tassi stabili per la quinta riunione consecutiva. Gli investitori si concentreranno poi sulle proiezioni dell’istituto per valutare quanti tagli al costo del denaro verranno effettuati quest’anno.
Questa settimana la Fed avvierà anche discussioni approfondite sul proprio bilancio, incluso quando e come rallentare il ritmo con cui la banca centrale drena la liquidità in eccesso dal sistema finanziario.
Focus oggi anche sul meeting della Bank of Indonesia, sul discorso della presidente della BCE, Christine Lagarde, e sull’IPO di Reddit, mentre domani lo sguardo si orienterà sulla Bank of England.
Sul fronte asiatico, si alimentano le incertezze che la Banca del Giappone manterrà la sua politica monetaria accomodante anche dopo aver posto fine ieri al proprio regime di tassi di interesse negativi.
Inoltre, la crisi immobiliare cinese è entrata in una nuova fase con le tensioni relative alle battaglie giudiziarie dei costruttori con i creditori sui piani di ristrutturazione del debito.
Tra le altre notizie, gli Stati Uniti starebbero valutando la possibilità di inserire nella black list le aziende cinesi di semiconduttori legate a Huawei Technologies, secondo rumour.
Dall’agenda macroeconomica, nel Regno Unito, a febbraio i prezzi al consumo sono saliti dello 0,6% su base mensile, rispetto al +0,7% del consensus e al -0,6% di gennaio. Su base annua, sono cresciuti del 3,4%, in rallentamento oltre le attese (+3,5%) rispetto al +4,0% del mese precedente. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 4,5%, rispetto al +4,6% del consensus e al +5,1% di gennaio.
Occhi su produzione industriale italiana di gennaio, richieste mutui MBA negli USA e fiducia dei consumatori preliminare di marzo dell’Eurozona.
A Piazza Affari, riflettori su Terna dopo i conti 2023 e l’approvazione del piano industriale 2024-28 e su Poste Italiane che ha confermato i preliminari 2023 e annunciato il business plan 2024-28.