Terna – Ricavi +7,5% a 3,2 mld e investimenti accelerano del 30,4% a 2,3 mld nel 2023

Il Gruppo Terna ha archiviato il 2023 con ricavi pari a 3.186,7 milioni, in aumento del 7,5% rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della base asset regolata (RAB) del periodo, al netto dell’effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. Significativa crescita anche per i ricavi delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, il maggior contributo derivante dalle attività del Gruppo LT e del Gruppo Brugg Cables.

L’EBITDA si attesta a 2.168,6 milioni, in crescita del 5,3%, per un miglior risultato delle Attività Regolate.

L’EBIT, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 806,3 milioni, si attesta a 1.362,3 milioni in aumento del 2,2%.

L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 885,4 milioni, in crescita +3,3% rispetto agli 857,0 milioni del 2022.

Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 cifra in 10.494,3 milioni, in aumento da 8.576,3 milioni al 31 dicembre 2022.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.290,0 milioni, in progresso del 30,4% rispetto ai 1.756,8 milioni del 2022.

Tra i principali progetti si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, sia nel “Ramo Est”, fra Campania e Sicilia, sia nel “Ramo Ovest”, fra Sicilia e Sardegna, e quelli per l’Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche che a inizio 2024 ha ottenuto il decreto autorizzativo del MASE. A ciò si aggiunge il collegamento fra l’isola d’Elba e il continente, entrato in esercizio a luglio 2023, gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aeree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (collegamento Paternò-Pantano-Priolo) e fra la Sicilia e la Calabria (collegamento SorgenteRizziconi), nonché le attività realizzative dei collegamenti Colunga-Calenzano (fra Emilia-Romagna
e Toscana) e delle stazioni elettriche di Cerignola (FG) e di Magenta (MI).

Il Cda proporrà all’assemblea dei soci un dividendo 2023 pari a 33,96 centesimi di euro per azione, +8% rispetto al 2022, in linea con la dividend policy.

Prevedibile evoluzione della gestione

Nel corso del 2024 si prevede una crescita economica globale moderata e la permanenza delle tensioni commerciali tra le principali economie mondiali, con il rischio dell’introduzione di nuove misure protezionistiche. Inoltre, le tensioni geopolitiche potrebbero persistere o addirittura intensificarsi, con impatti negativi sulla stabilità politica ed economica.

In tale scenario, il Gruppo Terna sarà focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nel Piano Industriale 2024-2028.

Per il 2024 il management prevede che Terna possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi, un EBITDA pari a 2,42 miliardi e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria. Si prevede, inoltre, che la Fondazione Terna sarà istituita entro il 2024.